La Sardegna sostiene la Terra Santa: parla il Commissario

Nella Giornata del Venerdì Santo si tiene la «Collecta pro Loci Sanctis»

La Sardegna sostiene la Terra Santa.

Nella Giornata Mondiale della Terra Santa, in programma come da tradizione il Venerdì Santo, si terrà la «Collecta pro Loci Sanctis», la raccolta di offerte dedicate al sostegno dei tanti progetti che la Custodia, affidata alle cure dei Frati francescani, da diversi secoli attua a sostegno delle popolazioni locali. 

Padre Pinuccio Solinas è il Commissario di Terra Santa per la regione Sardegna.

Quali sono le principali attività della Custodia di Terra Santa e a chi sono rivolte?

La Custodia dei Luoghi santificati dalla presenza di Gesù, affidata ormai da ottocento anni all’Ordine dei Frati Minori, è il motivo dell’esistenza di questa Provincia francescana che ha il proprio centro a Gerusalemme.

L’impegno dei «Custodi» consiste nel curare le celebrazioni, la manutenzione dei santuari con le sue strutture e l’accoglienza dei pellegrini. L’altra importante attività dei francescani di Terra Santa è di custodire i cristiani di quella chiesa locale.

La cura di queste «pietre vive» comprende la formazione integrale della persona. Parrocchie, scuole, orfanotrofi, ricoveri per anziani e malati, centri accademici, tra cui il «Biblicum», case editrici, il Magnificat (Conservatorio di Musica), borse di studio per universitari. In complesso si tratta di oltre 1.500 posti di lavoro.

Queste sono solo alcune linee di azione.

A quali attività sono stati dedicati i fondi raccolti negli scorsi anni e cosa si prevede di realizzare con le offerte del 2022?

I progetti sono diversi. Il primo relativo alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Dopo il restauro dell’Edicola, ora inizia la fase di restauro del pavimento intorno al luogo della risurrezione di Cristo.

Si tratta di un restauro molto atteso da tutta la cristianità. 

Parte dei fondi sono stati devoluti alle Case per i più bisognosi.

Molte famiglie cristiane infatti hanno un bisogno concreto di avere case dignitose nella loro terra, rispondendo a una vera e propria emergenza umanitaria e abitativa.

Un modo intelligente per mantenere la presenza cristiana nei luoghi dove il cristianesimo è nato.

Altri ancora sono stati utilizzati a favore delle scuole in Terra Santa.

Negli scorsi anni, grazie alla Colletta del Venerdì Santo, è stato possibile realizzare moltissimo nei campi educativi di Amman, Betlemme, Cana, Gerico, Giaffa, Ramleh e a Gerusalemme nella scuola «Helen Keller», nella «Terra Sancta College elementare» e nella «Terra Sancta College medie e superiore».

L’Emergenza Siria è un impegno ancora molto importante. Grazie ai contributi infatti è stato possibile continuare in Siria, Giordania e Libano l’aiuto alla popolazione, non solo cristiana, che vive una situazione di estrema necessità, attraverso il lavoro dei frati della Custodia di Terra Santa  che operano in loco.

È stato poi possibile restaurare e restituire ai proprietari circa 3.000 case.

Esistono inoltre progetti che esulano dalla Colletta di Terra Santa. Ogni Commissario di Terra Santa infatti sceglie quello più consono alla sua sensibilità. Io collaboro con le Scuole di Terra Santa di Betlemme, attraverso i sostegni a distanza con il Progetto «Un euro al giorno».

Grazie a questo impegno, sosteniamo le spese scolastiche di una cinquantina di alunni, per dare loro la possibilità di accedere ad altre professioni che non siano solo quelle legate al turismo religioso, cioè la ricezione dei pellegrini e l’artigianato sacro.

Dalle diocesi della Sardegna in totale, quanto è stato raccolto nel 2021 e a chi materialmente sono state inviate le offerte?

Nella «Colletta per la Terra Santa 2021» le dieci diocesi della Conferenza Episcopale Sarda hanno raccolto la somma di 52.000 euro.

Di norma si svolge in tutte le chiese e in tutti gli oratori, appartenenti sia al clero diocesano che religioso.

Secondo le modalità indicate dall’Esortazione Apostolica di Paolo VI del 1974 «le offerte vengono inviate tutte al proprio Ordinario diocesano, il quale le consegnerà al Commissario di Terra Santa più vicino, la cui attività, tanto benemerita nel passato, ci sembra tuttora valida e funzionale, o per altro opportuno tramite».

La Congregazione per la Propagazione della Fede poi divide la Colletta tra la Custodia di Terra Santa e la Chiesa locale, secondo criteri concordati.

La Sardegna sostiene la Terra Santa.

Fabio Figus

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico