«Siamo separati da tutti perché si continua a vivere lontani dalla famiglia, dagli affetti, con timore, perché si è sempre a rischio. Nello stesso tempo siamo però uniti a tutti, malati e personale sanitario. Stiamo vivendo l’esperienza del fermarsi, che vuol dire ritrovare il presente».
E’ uno dei passaggi dell’intervista al cappellano del SS. Trinità, don Elenio Abis. «Su questo – prosegue – sto insistendo molto: coltivare la speranza, guardando certamente al futuro, ma fermarsi significa ritrovare il senso del presente, vivere la realtà concreta momento per momento, vivere ogni momento con attenzione e disponibilità all’ascolto, una scelta che aiuta a riconoscere la ricchezza di tutta la realtà».
Don Elenio racconta anche di aver ricevuto una lettera dalla monache Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento di Cagliari.
Le religiose ricordano nelle loro preghiere «tutti i medici, gli infermieri, e gli operatori che sono in prima linea».
Il servizio completo su quanto accade all’ospedale SS. Trinità sul numero de «Il Portico» in distribuzione da mercoledì 8 aprile.
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