Si è rinnovato nei giorni scorsi il consueto appuntamento dei catechisti della nostra diocesi, riunitisi nell’aula magna del Seminario arcivescovile per vivere due pomeriggi di formazione, condivisione e confronto.
Il convegno di quest’anno, dal tema «Alla sorgente della vita cristiana», è nato dalla collaborazione tra l’Ufficio catechistico e l’Ufficio liturgico diocesano sulla scia del convegno nazionale svoltosi nel mese di giugno: unendo le sensibilità di due ambiti della vita della Chiesa, si arricchisce quindi un unico cammino di iniziazione cristiana.
Il convegno si è aperto con un momento di preghiera guidato dai seminaristi del Seminario arcivescovile, domandando allo Spirito di illuminare i lavori delle due giornate. Il direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, don Emanuele Mameli, e il vescovo Arrigo Miglio, hanno rivolto il loro saluto ai partecipanti, sottolineando l’importanza di riflettere insieme su questi due fondamentali aspetti della vita cristiana che, nelle nostre comunità parrocchiali, sono chiamati a integrarsi e collaborare alla pienezza dell’esperienza dell’incontro con il Mistero.
La relazione del primo pomeriggio è stata affidata a monsignor Fabio Trudu, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, articolando la propria riflessione in tre momenti: pensare la catechesi, pensare la liturgia e la dimensione della mistagogia, chiarendo il ruolo della catechesi e della liturgia all’interno dei percorsi di formazione cristiana delle nostre comunità.
Due parrocchie della diocesi hanno successivamente condiviso alcune esperienze di comunità: la basilica di sant’Elena in Quartu ha illustrato il cammino parrocchiale di iniziazione cristiana attraverso le «tappe» sacramentali, mentre la parrocchia di san Pietro in Assemini ha condiviso l’esperienza dei laboratori liturgici. Queste testimonianze hanno mostrato la ricchezza delle nostre comunità e come sia possibile offrire percorsi autentici di iniziazione ai ragazzi che ci vengono affidati.
Il secondo giorno è stato guidato nella riflessione dalla relazione di don Salvatore Soreca dell’Ufficio catechistico nazionale, il quale ha sottolineato l’importanza della preghiera e della liturgia all’interno del cammino catecumenale dei ragazzi e quella del coinvolgimento della famiglia. Don Salvatore si è soffermato sul significato del rito per i bambini e per i ragazzi e il ruolo educante della liturgia, capace di accompagnare all’incontro con il Mistero.
Altri spunti di riflessione sono stati offerti dall’intervento di don Davide Collu, vicario parrocchiale della basilica di Sant’Elena, che ha ricordato la delicatezza del compito di introdurre i ragazzi alla celebrazione eucaristica domenicale, portando il contributo della propria comunità parrocchiale, dal Settore della catechesi con le persone disabili, che ha sottolineato il prezioso ruolo della liturgia e dei linguaggi che in essa possono essere potenziati per renderla fruibile per la persona disabile, e dal contributo dell’Azione Cattolica nella condivisione dei propri percorsi di catechesi esperienziale con i ragazzi.
Davide Lai
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