Parla il neo direttore don Angelo Santorsola
L’unica comunità salesiana è un dono per Cagliari.
In principio erano tre, oggi restano distinte ma sotto un’unica direzione.
Le comunità salesiane di Cagliari, quella di San Paolo, quella di Sant’Ignazio e quella di Selargius, hanno un solo direttore, don Angelo Santorsola, al quale spetta il compito di armonizzare le tre realtà, ciascuna delle quali impegnata in un particolare ambito: oratoriale e parrocchiale a San Paolo, culturale formativo a Sant’Ignazio, con le relative scuole, formativo-imprenditoriale a Selargius.
Tre mondi apparentemente separati ma uniti sotto il titolo della Madonna di Bonaria.
«Non poteva essere diversamente – dice don Angelo – perché il culto mariano per la Vergine di Bonaria è patrimonio di questa città e della Sardegna. Quella che abbiamo avviato è una bella sfida dettata dai tempi, una scelta profetica, senza però sentirci degli “eroi”, perché, come dico sempre, ciò che ci chiede il Signore è nel Vangelo: volerci bene e pensare al bene degli altri e farlo assieme, con lo stile sinodale di cui oggi tanto si parla, è qualcosa di indispensabile».
La scelta fatta è di certo una novità con un direttore che deve dividersi nelle tre realtà, che ora sono un unico corpo.
«Vogliamo però focalizzare l’attenzione – dice il direttore – sull’unica missione salesiana sui tre poli, che lavorano in sinergia, e lavorano in comunione. Questa è di certo al sfida più bella».
La scelta dei figli di Don Bosco è di fatto una testimonianza.
«C’è bisogno di mostrare una vita fraterna – riprende don Angelo – di una comunità educativo-pastorale, non mi riferisco solo alla nostra comunità religiosa, per noi dovrebbe essere una cosa normale. C’è necessità di camminare insieme, di persone che condividono un percorso comune di fede, nel solco tracciato dal nostro fondatore».
Un carisma, quello di don Bosco, così attuale in tempi di emergenza educativa. «Il carisma è di un’attualità straordinaria – evidenzia il direttore – e don Bosco ha precorso i tempi, con alcune scelte che si sono rivelate profetiche. L’emergenza educativa è di stretta attualità, tanto che i Vescovi italiani l’hanno presa come punto focale dell’azione pastorale».
«Per questo – continua don Angelo – la sfida per noi risulta essere ancora più decisiva, anche alla luce dell’unificazione che ci chiama a rendere il nostro carisma più visibile e più incisivo sul territorio. Si tratta di un dono alla Chiesa, perché non ho mai ritenuto che don Bosco fosse proprietà privata e questa nuova prospettiva con l’unificazione delle tre realtà salesiani cittadine è indice di una maggiore visibilità del nostro carisma».
Tre sedi con tre specifiche competenze e impegni, che hanno ora un’unica direzione, una sola comunità religiosa chiamata a testimoniare il carisma della famiglia salesiana, sotto la protezione della Madonna di Bonaria. «Don Bosco – conclude il direttore – nel cuore di Maria ha sempre visto un aiuto fondamentale».
L’unica comunità salesiana è un dono per Cagliari.
R. C.
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