Sabato 10 dicembre 2016 l’arcivescovo del capoluogo sardo ha invitato sindacati, imprenditori, mondo della cooperazione, artigianato, terzo settore, esperti e studiosi del mercato del lavoro a un incontro per mettere a punto una serie di proposte in grado di promuovere e favorire l’occupazione sia nei settori economici tradizionali, sia nei campi lavorativi aperti dalle nuove tecnologie. Inizia con questo appuntamento il percorso della Chiesa di Cagliari e delle diocesi sarde verso la Settimana sociale dei cattolici italiani in programma nella nostra città dal 26 al 29 ottobre 2017 sul tema «Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale».
«In questi anni – dice monsignor Arrigo Miglio – tutte le organizzazioni hanno giustamente denunciato la grave crisi che ha colpito il sistema economico sardo con la chiusura di numerose fabbriche, il crollo d’interi comparti produttivi, gli effetti devastanti sull’occupazione che ha escluso migliaia di lavoratori dal lavoro. Anche la Chiesa sarda ha segnalato più volte i risvolti drammatici della disoccupazione in riferimento all’età, ai ruoli e alle responsabilità familiari e sociali».
I vescovi hanno più volte ribadito che la disoccupazione è un danno all’identità dell’uomo in tutte le sue dimensioni: «Nel costruire se stesso, nella sua vita, nei suoi rapporti umani, nella crescita del suo bagaglio identitario, nella sua personalità» (Un cammino di speranza per la Sardegna. Lettera pastorale su alcuni urgenti problemi sociali e del lavoro, 19 marzo 2014).
Miglio auspica che la Sardegna possa presentarsi alla Settimana sociale, che riunirà a Cagliari più di 1000 persone (delegati delle diocesi italiane, sindacalisti, imprenditori, sociologi, esponenti del terzo settore e dell’università, volontariato, ecc), con una proposta organica, unitaria, in grado di favorire sviluppo e occupazione, con particolare riguardo al futuro dei giovani, che oggi hanno davanti un mondo senza speranza.
Per l’arcivescovo di Cagliari «È arrivato il momento di accompagnare la denuncia e la protesta con programmi concreti, possibili, realizzabili in tempi immediati, medi e lunghi per superare la crisi. È tempo di raccogliere e diffondere idee, progetti e le tante buone pratiche che – dice Miglio – in Sardegna e in altre regioni d’Italia cominciano a dare risposte ai problemi del lavoro e dell’occupazione. Dal confronto aperto e dal contributo originale di tutte le organizzazioni operanti nel nostro territorio sono sicuro che potranno venire importanti suggerimenti, da trasmettere alle istituzioni, per favorire la ripresa socio-economica della nostra isola. Non è il tempo delle divisioni, ma di agire unitariamente».
L’incontro inizierà alle ore 9,30 nei locali del seminario diocesano, via mons. G. Cogoni n. 9.
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