L’Azione cattolica ragazzi e l’Agesci garantiscono itinerari per la catechesi Proposte

PastoraleIn diverse parrocchie della nostra diocesi, la presenze di associazioni cattoliche, come Azione cattolica e Agesci, garantisce, tra le altre opportunità educative, la possibilità di itinerari di iniziazione cristiana per bambini, ragazzi e giovani, caratterizzati dalla scelta della catechesi esperienziale. Così precisa «Incontriamo Gesù» al numero 55: «L’attenzione al ruolo primario della famiglia e il richiamo all’apporto che può essere offerto dai cammini associativi per bambini e ragazzi – quali quelli proposti dall’Azione cattolica, dallo scoutismo cattolico, dall’oratorio, dalle varie forme di spiritualità giovanile, come pure da specifiche attività svolte nelle scuole paritarie di ispirazione cristiana –, non toglie che il luogo proprio dell’iniziazione cristiana sia rappresentato dalla parrocchia, ambito ordinario dove si nasce e si cresce nella fede».

La proposta Acr

La proposta dell’Acr (Azione cattolica ragazzi) fa proprie le scelte della Chiesa italiana rispetto al rinnovamento della catechesi dell’Iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi. La catechesi in Ac non è altra cosa da quella della Chiesa: la sensibilità associativa evidenzia la dimensione comunitaria e quella missionaria e inserisce l’atto catechistico all’interno di un processo educativo organico e globale. Fedele alle linee della Cei, l’Acr adotta i catechismi per l’iniziazione cristiana, li rende fulcro della propria proposta catechistica, elemento imprescindibile, libro della fede che tutti i fanciulli e i ragazzi che aderiscono all’associazione sono impegnati a conoscere e ad approfondire. L’Acr fa suoi i catechismi e li serve con un itinerario formativo diversificato per esperienze e metodo, costruisce il proprio itinerario catechistico differenziato proprio a partire dalle tre tematiche fondamentali dell’iniziazione cristiana, da queste tre precise angolature, con la seguente scansione: iniziazione al mistero di Cristo (anno della novità), alla vita della Chiesa (anno della compagnia) e conversione al Vangelo della vita (anno della sequela).

Per cercare di superare il rischio della frammentarietà e della episodicità l’Acr propone un cammino organico e completo di otto anni (dai 6 ai 14 anni), all’interno del quale ciascuno riscopre il Battesimo, si prepara, riceve e vive la Riconciliazione, l’Eucaristia e la Confermazione.

La proposta Agesci

L’Agesci, fedele al suo fondamentale carisma educativo e alla sua scelta di presenza e appartenenza ecclesiale, accetta l’invito e sente la responsabilità di fare della proposta scout un itinerario teso al raggiungimento della maturità cristiana di coloro che accettano di percorrerlo. (Agesci – Sentiero Fede, Cap. 2.2) Lo scautismo cattolico italiano ha fatto una chiara scelta puntando proprio sull’iniziazione cristiana e sul singolare apporto che metodo e spiritualità scout offrono a questa missione ecclesiale. Non è compito proprio delle «Comunità Capi» assumere pienamente la responsabilità della formazione e preparazione sacramentale, ma oggi è possibile che alcune diocesi richiedano all’associazione l’impegno ufficiale di accompagnare l’iniziazione cristiana dei bambini e riconoscano come tale il percorso che viene fatto all’interno delle Unità. Nella realtà ecclesiale odierna è forte l’esigenza di un’iniziazione alla fede che sia collegata alla vita: prendersi cura della globalità della persona e non solo delle sue conoscenze.

Lo scautismo costruisce un percorso che, attraverso l’educazione di tutte le sfere della personalità, cerca di formare donne e uomini capaci di scegliere di mettere al propria vita al servizio degli altri alla luce dell’esempio di Gesù e guidati dall’Amore di Dio per gli altri. Il cammino scout propone itinerari di evangelizzazione e di catechesi impostati secondo le modalità proprie dell’iniziazione,  per accompagnare i ragazzi ad aderire alla fede cristiana e mettersi in cammino in direzione di Cristo.

Emanuele Mameli

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