Una raccolta di beni nella parrocchia di Serramanna
A Serramanna in occasione della festa patronale di San Leonardo, la Caritas parrocchiale «Madre Teresa» si è fatta promotrice di una raccolta di beni di prima necessità per i carcerati bisognosi.
San Leonardo di Noblac, intorno al 490 su un terreno donatogli dal re Clodoveo come ringraziamento per aver salvato la vita alla moglie partoriente, edificò un monastero; il re gli concesse anche il privilegio di rendere liberi gli schiavi prigionieri che avrebbe incontrato in strada o trovato in carcere.
Per tale motivo San Leonardo è il patrono anche dei carcerati.
Ispirati da questo, la Caritas ha promosso l’iniziativa di invitare la comunità a recapitare in parrocchia beni di prima necessità, indicati in un elenco preparato dai volontari che operano nella Casa Circondariale di Uta.
Le persone sono state informate tramite il foglio degli avvisi parrocchiali e dal parroco, don Giuseppe Pes durante le celebrazioni.
I catechisti hanno sensibilizzato i bambini, coinvolgendo le loro famiglie; l’iniziativa è stata divulgata anche attraverso i social network.
La comunità ha risposto con entusiasmo e calorosa generosità.
Ai piedi dell’altare sono stati posizionati dei cesti che durante le celebrazioni venivano riempiti di beni come indumenti, saponi, shampoo, bagnoschiuma.
Beni che sono stati inviati alla Caritas che opera all’interno della Casa Circondariale di Uta.
Don Gabriele Iiriti, cappellano del carcere e direttore della Pastorale penitenziaria diocesana, ha voluto ringraziare, a nome dei detenuti, la comunità celebrando una Messa di ringraziamento in parrocchia.
Riteniamo che questi beni, spesso dati per scontati, possano fare una differenza significativa nella vita di chi, pur avendo sbagliato, sta comunque espiando la sua colpa.
L’obiettivo che abbiamo desiderato realizzare con questa iniziativa è quello di assicurare che nessuno venga privato della propria dignità, nemmeno dietro le sbarre.
Caritas Parrocchiale – San Leonardo – Serramanna
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