Tra le diverse ipotesi sulla festa di maggio in onore di sant’Efisio, ogni anno caratterizzata dalla presenza di migliaia di devoti provenienti da tutta la Sardegna e turisti da ogni parte del mondo, aleggiava da qualche settimana anche quella che il simulacro del santo potesse essere portato a Nora a bordo di un camion scoperto.
Nessuno mai l’avrebbe immaginato, ma come nel 1943, la 364ma edizione dello scioglimento del voto fatto dalla municipalità di Cagliari come ringraziamento al santo Martire per aver liberato la città dalla peste, si svolgerà praticamente allo stesso modo.
Lo scenario sarà ben diverso. Non una città devastata dalle bombe, ma la «guerra» al Covid-19, come è stata definita da tanti in queste settimane, impone l’osservanza di ferree regole per continuare a «combattere» il contagio del virus.
Esclusa dunque la possibilità che le diverse celebrazioni si potessero svolgere rispettando il calendario e il tradizionale pellegrinaggio, ma con l’adozione delle dovute precauzioni, sono state confermate le funzioni religiose necessarie alla scioglimento del voto.
Per questo, il 1 maggio l’investitura dell’Alter Nos da parte del Sindaco di Cagliari in forma strettamente privata e la celebrazione di una messa nella chiesa di Stampace, alla presenza degli officianti, del rappresentante dell’Arciconfraternita e del rappresentante della Municipalità di Cagliari.
Il simulacro di sant’Efisio, invece, sarà trasportato dalla sua chiesa di Cagliari direttamente a Nora, domenica 3 maggio.
Al suo arrivo nella chiesa, sarà celebrata una Messa presieduta dall’Arcivescovo, al temine della quale il simulacro di Sant’Efisio rientrerà nella stessa giornata a Cagliari, nella chiesa di Stampace.
«La scelta di tale data – come sottolineato da una nota della Curia diocesana – su proposta dalla stessa Arciconfraternita, non è stata casuale. In tale data si celebra solennemente il martire presso la chiesa di Nora, luogo del suo martirio e la ricorrenza liturgica della “Inventio Crucis”, che già dal XVII secolo fu associata al culto di sant’Efisio, il quale nel momento della sua conversione, come attestato anche dalla tradizione iconografica, ebbe la visione di una croce luminosa che gli rimase impressa sul palmo della mano destra».
«La partecipazione popolare – prosegue la nota, come già previsto anche nel comunicato della Prefettura – è solo rimandata al termine del periodo emergenziale, quando potranno essere realizzate le altre celebrazioni, prevedendo un solenne pellegrinaggio di lode e ringraziamento in tutti i Comuni e nelle località in cui tradizionalmente fa tappa sant’Efisio per la sua festa di maggio».
«Un atto di culto che deve essere segno di speranza per chi, in questo momento così difficile, ne sente il bisogno, per tutti coloro che sono morti a causa di questa pandemia, in Sardegna, in Italia, ma direi anche a livello mondiale». Così definisce i festeggiamenti di quest’anno, il presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone Giancarlo Sanna, ai microfoni di Radio Kalaritana.
«Certo – prosegue Sanna – la grande festa fa parte del voto fatto dalla Municipalità di Cagliari, che prevede il pellegrinaggio del simulacro del Santo nel luogo del martirio con maggiori fasti. Quest’anno, a causa delle restrizioni, il voto sarà comunque sciolto, anche se in forma ristretta e a livello prettamente spirituale».
Fabio Figus
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