Tra le famiglie di Silius torna il «Concorso dei presepi»

Iniziativa della parrocchia guidata da don Nicolò Praxuolu

Tra le famiglie di Silius torna il «Concorso dei presepi».

Passate le restrizioni per il Covid la parrocchia delle Sante Perpetua e Felicita di Silius, come ulteriore segno di ripresa della tanto attesa normalità, ha riproposto alle famiglie della propria comunità un concorso tutto particolare. 

Avviato su iniziativa dell’allora parroco don Gian Marco Casti, il «Concorso dei Presepi» è stato, per la piccola comunità di Silius nel Gerrei, un appuntamento fisso del periodo natalizio per sedici anni. 

Dapprima aperto su base volontaria agli iscritti al catechismo, da qualche tempo l’età minima di adesione è scesa dai sei ai tre anni, permettendo anche ai più piccoli la partecipazione. 

Mentre nelle prime edizioni erano dei ragazzi della comunità che collaboravano con l’oratorio a prestarsi per aiutare il parroco nell’organizzazione dell’evento, oggi il compito è passato ai catechisti, i quali ricevono le adesioni e, nel periodo post-natalizio, passano casa per casa a fotografare gli entusiasti partecipanti e i presepi da loro preparati, talvolta (perché no?) con l’aiuto dei propri genitori.

Così il concorso si fa portatore di tre aspetti, il primo, che subito salta all’occhio leggendo la parola «concorso», è l’aspetto ludico e di momento comunitario nelle premiazioni

ll secondo, il più importante, è la scoperta e riscoperta del Presepio e dei valori che esso porta.

Il terzo, non meno importante, è il momento familiare che il Presepio crea nel focolare domestico, per una giornata genitori e figli fermano la propria routine, e, come famiglia, si occupano di ricreare nella propria casa il momento in cui la più santa delle famiglie si formò, donando al mondo il Redentore. 

Da questo momento, che tradizionalmente cade nella solennità dell’Immacolata Concezione, passeranno 29 giorni prima che i Presepi vengano premiati durante una festicciola organizzata dalla parrocchia la sera del 6 gennaio, per salutare tutti insieme le feste natalizie che l’Epifania si porterà via. 

Lorenzo Arba 

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