Tre Punti sosta famiglia attivati a Cagliari Il Comune ha individuato i luoghi dove le madri possono accudire i neonati

Tre punti sosta famiglia

Per ora sono tre ma presto, forse, potrebbero essere molti di più. Sono i Punti sosta famiglia, con zona allattamento e disponibilità dei fasciatoi.

Li ha realizzati  il comune di Cagliari in altrettanti luoghi pubblici: nel sottopiano del palazzo Bacaredda in via Roma, il Search, nella Municipalità di Pirri e nella Biblioteca comunale di via Montevecchio a Is Mirrionis.

In questi tre punti sarà possibile venire incontro alle inderogabili necessità dei neonati, che così potranno essere accuditi: ogni «Punto» è infatti dotato di un fasciatoio per il cambio dei neonati, una poltrona per l’allattamento e un paravento a tutela della riservatezza.

«Favorire l’accessibilità agli spazi urbani alle famiglie – hanno sottolineato Ferdinando Secchi, assessore alle Politiche sociali e Salute, e Marzia Cilloccu, assessora alle Pari Opportunità – in particolare ai neonati e ai loro genitori, concretizza ulteriormente uno dei principali punti programmatici dell’Amministrazione comunale, grazie anche alla sinergia con i cittadini e il mondo dell’associazionismo».

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione del Rotaract Club Golfo degli Angeli e del Club dei Genitori. In particolare il Rotaract, tutti giovani da 18 a 30 anni, garantirà una prima fornitura di traversine usa e getta e di sacchetti per l’usato.

Ci sarà anche un quaderno per le firme degli ospiti e per eventuali commenti sull’iniziativa, mentre il Club dei Genitori continuerà a realizzare iniziative per la raccolta fondi al fine di garantire il necessario affinché i punti famiglia siano sempre pronti per ricevere le mamme con i loro neonati.

Per favorire sempre più la fruizione degli spazi culturali e istituzionali da parte dei cittadini, per conciliare gli impegni familiari e lavorativi, per rispondere alle eventuali necessità dei turisti in viaggio con i propri figli, è stato assicurato un ampliamento degli orari d’apertura della Biblioteca di via Montevecchio.

«All’inizio della consiliatura – dice Rita Polo, presidente della Commissione Politiche sociali e salute – avevamo preso un impegno circa la necessità di rendere la città più adatta alle famiglie, anche con piccoli passi, come quello di rendere più accessibili gli spazi pubblici. La mozione di Rosanna Mura, della Commissione Pari Opportunità, condivisa da tutti, ha stabilito che ci fossero altri punti oltre a quello di via Nazario Sauro».

La mobilitazione delle associazioni ha portato ad una raccolta i fondi, con il gruppo dei genitori che è riuscito ad avvicinare gli amministratori pubblici in un percorso di condivisione tra cittadini e Comune.

Su questo versante l’amministrazione Zedda si sta muovendo, come dimostrano anche le scelte sulle aree verdi, che sono state date in gestione ai cittadini.

Ad esempio il piccolo pezzo di campagna, all’angolo tra via Biasi e via Salvator Rosa, dove sono stati impiantati diciotto ulivi, ventiquattro agrumi e otto nespoli che affidati in gestione al quartiere.

Per regolamentare questo settore la Commissione consiliare Cultura e Verde, presieduta da Alessio Alias, ha ridotto gli adempimenti burocratici, al fine di realizzare una maggiore collaborazione fra cittadine e cittadini, anche in forma associativa, con gruppi di persone che possono mettersi a disposizione nel sostenere questi progetti, sorti in alcune parti della città.

È il caso di Mulinu Becciu dove però è necessario un intervento di ripristino. A Sant’Elia, dopo il furto di alcune piante, il quartiere si è rivoltato, prendendo posizione in difesa di un bene pubblico sentito come parte dell’intera zona.

Roberto Comparetti

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