Il servizio è a disposizione dei residenti del quartiere
Il Centro d’Ascolto (CdA) Caritas della parrocchia di Sant’Elia è sorto nel dicembre del 2021 su invito dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI), per dare risposte concrete ai bisogni dei parrocchiani che vivono situazioni di particolare disagio economico e sociale.
È di fatto una condivisione, un cammino sinodale, che si basa su una scelta interiore di «un cuore pronto all’ascolto («Cuore ascoltante)» da parte di alcuni volontari appartenenti ad alcuni movimenti e associazioni cattoliche, che collaborano con le diverse realtà parrocchiali, la Caritas diocesana e le istituzionali locali (Agenzia regionale del Lavoro, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti e Servizi sociali comunali), con le quali è stata attivata la metodologia del lavoro in rete.
Questo può infatti favorire la creazione e condivisione di un progetto personale, che aiuti, col tempo le persone a superare e risolvere il bisogno.
Essenziale, per la gestione delle varie problematiche, è infatti la condivisione dei gravi bisogni e di situazioni familiari e sociali: è la metodologia sinodale che aiuta ad inquadrare le molteplici situazioni di disagio in maniera più obiettiva, per dare risposte che non siano solo caritatevoli, ma anche rieducative e progettuali. È quella che la Caritas definisce la «pedagogia dei fatti».
Molto importante, in tal senso, è il supporto dello sportello del cittadino (CSS) aperto dal 2022, grazie ad altri volontari, per agevolare il rapporto degli abitanti del quartiere con le istituzioni, spesso difficili da raggiungere.
Dal 2023 ha iniziato la sua attività, con la disponibilità di due volontari medici un «Centro d’ascolto Sanitario» (CaS), che offre una consulenza gratuita su problematiche di salute, aiuta gli assistiti a far luce sui propri bisogni e percorsi sanitari e, successivamente, invia alle strutture di competenza, in particolare i gravi indigenti, all’ambulatorio diocesano della Caritas di Cagliari, di viale Ciusa per eventuali visite specialistiche.
Il Centro d’ascolto Sanitario è stato dedicato a Santa Madre Teresa di Calcutta, che nello stesso ambiente ha soggiornato nel 1986, la quale ci ricorda, con la sua vita e le sue parole, che si parte dai piccoli atti d’amore, di vicinanza e accompagnamento fraterno, per sostenere che si trova in difficoltà.
Per il quartiere la presenza di questi Centri è più che mai preziosa, alla luce delle vistose carenze che da sempre contrassegnano la vita di chi risiede tra quei palazzi di case popolari.
La parrocchia, insieme alle religiose presenti, ai tanti collaboratori e volontari, residenti o no a Sant’Elia, cercano di rispondere così a bisogni più che mai impellenti di uomini, donne e bambini, troppo spesso lasciati ai margini.
Avere un luogo nel quale trovare persone disposte ad aiutare chi ha bisogno offre speranza a chi troppo spesso ha un orizzonte tutt’altro che chiaro e sicuro.
I volontari del Centro di Ascolto – Sant’Elia
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