Pubblichiamo il comunicato stampa integrale della Conferenza episcopale della Sardegna dopo il recente incontro con il Presidente della Giunta regionale,Christian Solinas.
Continuare e rinsaldare il proficuo dialogo avviato nella precedente amministrazione regionale tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda.
Questo l’obiettivo comune di entrambe le Istituzioni che ha caratterizzato il cordiale incontro avvenuto a Cagliari nei locali del Seminario regionale (foto www.regione.sardegna.it), martedì 10 dicembre, tra il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Onorevole Christian Solinas e la Conferenza Episcopale Sarda, in occasione della sua riunione ordinaria.
Il confronto è stato introdotto dal Presidente della Ces, Monsignor Arrigo Miglio: «Grati al Presidente Solinas – ha detto – per la pronta disponibilità offerta, i Vescovi della Sardegna intendono farsi interpreti presso il massimo organismo amministrativo della Regione di alcune istanze emergenti in questo momento dalle comunità cristiane della Sardegna. Contestualmente, i Vescovi sono interessati ad ascoltare quanto l’Amministrazione regionale si attende da parte della Chiesa sarda, in termini di apporto alla società e alle Istituzioni».
Piatto forte dell’incontro è stato il Protocollo d’intesa siglato il 22 settembre 2016, tra la Regione Sardegna nella persona dell’allora Presidente Francesco Pigliaru e la Conferenza Episcopale Sarda, nella persona del Presidente Monsignor Arrigo Miglio.
Il protocollo è articolato attorno a tre ambiti: patrimonio ecclesiastico e beni culturali – inclusione sociale e sanità – formazione professionale, istruzione e lavoro.
Il Protocollo prevede, sul piano operativo, una cabina di regia bipartisan, supportata da tre tavoli di lavoro per i rispettivi ambiti. Altri temi affrontati sono stati quello delle scuole paritarie cattoliche, quello delle scuole professionali, il cui ridimensionamento ha lasciato ai margini una folta schiera di ragazzi e giovani, che non intendono proseguire gli studi superiori e universitari e che, per contro, non hanno alcuna possibilità di prepararsi ad alcuna professione.
Non è mancato nemmeno un accenno all’attuale situazione della Sanità, alle lunghe liste d’attesa, alla mancanza di personale e di servizi essenziali, soprattutto nelle zone più disagiate geograficamente ed economicamente.
Da ultimo si è pure accennato ai servizi assicurati dalla Chiesa sarda, attraverso la Facoltà Teologica, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Cagliari e Sassari-Tempio.
Il Presidente Solinas ha preso nota di tutti gli interventi e dei temi affrontati, esponendo un’ampia e articolata informazione su quanto la Regione sta mettendo in atto per dare risposte adeguate ai problemi esposti. In particolare, si è detto disponibile a «mantenere fermo e costante il rapporto con le Diocesi sarde affinché tutti gli interventi realizzati attraverso la collaborazione con la Regione siano adeguati e produttivi per la nostra gente».
Circa il Protocollo d’intesa si è detto disponibile a concordare con la Ces gli aggiustamenti necessari per snellire le procedure e dare piena attuazione agli obiettivi prefissati.
Grande interesse, ha aggiunto, vi è nell’Amministrazione regionale per il ruolo sociale e formativo degli oratori parrocchiali, nonché per quel ricco patrimonio culturale, storico e artistico della Chiesa, dai notevoli risvolti sulla cultura e sull’economia della Sardegna.
Dicendosi soddisfatto dell’incontro, alla fine, il Presidente Solinas ha chiesto ai Vescovi e alla Chiesa sarda «un fattivo contributo per contrastare lo spopolamento, per restituire dignità al lavoro e per una riscrittura del sistema della formazione professionale che sia in grado di contrastare l’abbandono scolastico».
✠ Sebastiano Sanguinetti,
segretario CES
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