Domani, 28 aprile, a partire dalle 17, nella parrocchia di San Pietro Pascasio
«Alla sera della vita».
È il tema scelto dalla pastorale diocesana della salute per fare il punto sui delicati temi legati al corretto approccio etico sul fine vita.
Dopo una riflessione, maturata lo scorso gennaio, sui temi legati al concepimento, ora l’attenzione della neonata Consulta diocesana sui temi sanitari si sposta invece su quale relazione mettere in moto intorno al tema complesso della morte fisica.
Un tema sul quale si dibatte e si discute apertamente, anche in ambito politico, ma che è giusto slegare da ogni tipo di discussione ideologica.
Domani 28 aprile, alle 17, nella parrocchia di San Pietro Pascasio a Quartucciu, si dibatte il tema che trae ispirazione dal titolo scelto per un volume pubblicato dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, costituito in seno alla Conferenza episcopale italiana.
Il documento è stato discusso nella Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute, ed è stato pubblicato a cura dell’Ufficio come strumento pastorale offerto a tutti coloro che vogliono approfondire questo tema.
Il volume, infatti, «intende dare il proprio contributo per recuperare la dimensione autenticamente umana del processo del morire, poiché ricercare e attuare ciò che è rispettoso della dignità di ogni persona è pienamente rispondente alla sua missione e all’espressione più autentica dell’agire del credente», si legge in una nota che accompagna la pubblicazione del volume.
Nella «Gaudium et Spes», la costituzione pastorale frutto del Concilio Vaticano secondo, si legge che «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo».
Queste parole quindi «esprimono i sentimenti e lo stato d’animo che la comunità dei credenti vive nei confronti delle persone sofferenti, una comunità che si sente solidale con loro e con tutti quelli che li accompagnano nel tratto estremo dell’esistenza terrena», si legge ancora nella nota di accompagnamento al volume «Alla fine della vita».
Al dibattito, organizzato dalla pastorale della salute e moderato dal giornalista Andrea Pala, partecipano la genetista Sabrina Giglio, la dottoressa Maria Cristina Deidda, specialista in oncologia medica, cure palliative e terapia del dolore, e il giurista Alberto Gambino.
Le conclusioni sono affidate all’arcivescovo Giuseppe Baturi.
«Alla sera della vita».
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