Sono 6.886 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.
Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 243 nuovi casi, 163 rilevati attraverso attività di screening e 80 da sospetto diagnostico.
Si registra anche un decesso, un uomo di 78 anni residente nell’area del Sud Sardegna. Le vittime sono in tutto 181.
In totale sono stati eseguiti con un incremento di 3.378 test, il più alto registrato in Sardegna nelle ventiquattro ore.
Sono invece 264 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+28 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 36. Le persone in isolamento domiciliare sono 3.693.
Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.676 (+58) pazienti guariti, più altri 36 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 6.886 casi positivi complessivamente accertati, 1.223 (+82) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 1.016 (+39) nel Sud Sardegna, 567 (+39) a Oristano, 996 (+19) a Nuoro, 3.084 (+64) a Sassari.
Questo il puntuale bollettino che giunge dalla Regione.
Il numero di positivi cresce così come i problemi per la gestione dei malati nei Pronto Soccorso, in primis al SS. Trinità, riferimento Covid-19 per il Sud Sardegna .
Qui, come testimoniano le foto inviateci da Carla Picciau, le ambulanze in attesa si moltiplicano, tanto che alcune sono state fatte partire per la Gallura, destinazione Mater Olbia.
Il nosocomio cagliaritano è saturo: ore di attesa, anche 12-16, prima che i volontari riescano a far ritorno alle loro sedi, lasciando a volte sguarniti i territori di competenza dal servizio di soccorso.
La situazione è davvero pesante per il personale sanitario del SS. Trinità, oramai allo stremo, per i volontari delle ambulanze, ma anche per malati che attendono di poter accedere alle necessarie cure.
Per cercare di invertire la tendenza il Presidente Solinas ha preannunciato misure di contenimento più rigide, con provvedimenti ad hoc che verranno emanati subito dopo la tornata elettorale delle amministrative di domenica e lunedì.
Si tratta di provvedimenti della durata di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti per limitare in modo rapido ed incisivo la circolazione delle persone e, con esse, del virus.
Per questo sono in corso interlocuzioni con il Governo.
Ma un segno di speranza arriva dall’esterno all’ospedale: un cartello all’ingresso dedicato al personale sanitario.
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