Si sono rinnovati i riti a Decimomannu, presente anche l’Arcivescovo
(Foto Ivana Angioni)
Devozione rinnovata a Santa Greca martire.
Il consueto bagno di folla ha caratterizzato la festa di Santa Greca a Decimomannu. Giorni di preghiera e di devozione per la martire così invocata da tanti.
Suggestivi i riti che da sempre segnano i giorni delle celebrazioni: dalla consegna e dalla partenza dalla canonica de «Is Prendas» con carro a buoi e launeddas, alla vestizione e intronizzazione del simulacro, all’incontro con la reliquia, dalle Messe nella chiesetta alla processione tra ali di folla.
Quest’anno alla vestizione non è voluto mancare l’Arcivescovo Baturi, il quale ha seguito e partecipato ad ogni istante di questo antico rito, che di fatto segna l’avvio dei grandi festeggiamenti.
(Foto Ivana Angioni)
Dopo la processione della domenica mattina, la Messa solenne è stata presieduta da monsignor Carlo Cani, canonico del Capitolo della Cattedrale di Iglesias, a conferma di come la devozione a Santa Greca valichi i ristretti confini della comunità decimese ma sia patrimonio di tanti sardi.
Nell’omelia monsignor Cani ha ripercorso la vita della giovane martire Greca, che ha speso la sua giovane vita «per incontrare l’Infinito dando una risposta che è radicale», con il dono della vita per la fede.
Un po’ più intimi i momenti di chiusura delle celebrazioni con la Messa, la separazione e la svestizione del simulacro prima de «Su Roseri», la processione di Santa Greca e di Nostra Signora del Rosario che, insieme alla Messa conclusiva, segnano la fine delle celebrazioni per «Santa Arega», la martire decapitata nel 304, durante le persecuzioni volute da Diocleziano contro i cristiani, il cui culto è databile fin dal XIV secolo.
(Foto Ivana Angioni)
Dal maggio 2016 la chiesetta, posta alla periferia di Decimomannu, è santuario diocesano per decreto arcivescovile, mentre a settembre dello stesso anno è stata inaugurata una Porta santa, aperta per l’intero periodo dei festeggiamenti.
Naturalmente non sono mancati, come ogni anno, gli appuntamenti civili e gli spettacoli, con la presenza di bancarelle nel Polo fieristico che porta il nome della martire.
Una festa di comunità, quella di settembre, che mantiene una forte attrattività, con centinaia di persone che fanno tappa al santuario, senza disdegnare le attrattive appositamente predisposte per la festa dall’obreria, che ogni anno si rinnova ma nel segno della continuità e della tradizione secolare di «Santa Arega».
Devozione rinnovata a Santa Greca martire.
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