Il Ministero ha assegnato la classificazione nei giorni scorsi
Era il 2010 quando il primo giovane faceva ingresso nel neo nato College «Sant’Efisio», realizzato per volontà di monsignor Giuseppe Mani, allora arcivescovo di Cagliari.
La scelta di dare nuova vita agli spazi del Seminario, oramai chiusi e senza più ragazzi che frequentano le lezioni scolastiche, si è rivelata oggi vincente, come mostra il prestigioso traguardo raggiunto, con la classificazione a «Collegio di Merito» da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.
La ristrutturazione dell’intero complesso del Seminario ha permesso di realizzare la cittadella della Curia, con la possibilità di centralizzare tutti gli uffici: un unico complesso con Curia, Seminario arcivescovile, College «Sant’Efisio» e la sede dei Media della diocesi, giornale, radio e web.
Nell’avvio del College non sono mancate le difficoltà, specie per i pionieri ma la tenacia ha fatto si che pian piano dai primi sei ragazzi il numero degli iscritti sia cresciuto fino ad arrivare agli oltre cento di questi giorni.
Una intuizione rivelatasi dunque vincente, quella di offrire un luogo che non fosse il classico studentato ma un’opportunità per vivere il tempo della formazione accademica in un ambiente aperto, legato non solo al superamento degli esami ma capace di comprendere anche tutti gli aspetti che caratterizzano la vita delle persone.
Nel corso degli anni importante è stato il lavoro degli altri direttori del College: da don Francesco Ibba, a don Matteo Vinti don Michele Fadda l’attuale don Emanuele Meconcelli, che oggi raccoglie il frutto del lavoro portato avanti insieme a don Diego Zanda e ai collaboratori che si sono susseguiti.
Accanto ai direttori, gli Arcivescovi Mani, Miglio e Baturi: c’è chi ha seminato, chi ha coltivato e chi oggi raccoglie il frutto di tanto lavoro e impegno, riconosciuto dal Ministero, grazie anche ad un cambio di passo nell’approccio e nella proposta.
Alla luce del risultato raggiunto le cassandre laiche e consacrate, che 12 anni fa bollarono la scelta dell’arcivescovo Mani, hanno ora modo di ricredersi: il College è un Istituzione di valore, il progetto attrae, visto che in tanti chiedono di entrare.
Anche in questa occasione la Chiesa ha mostrato la propria capacità dei realizzare progetti validi, come riconosciuto dallo stesso presidente della Regione Solinas, nel messaggio inviato a monsignor Baturi. «È un grande riconoscimento per la Chiesa di Cagliari, e conseguentemente per tutta la Sardegna. Questa struttura si distingue da oggi ancora di più nel panorama nazionale come luogo di eccellenza, forte del valore del patto educativo che lo ispira».
Proprio quest’ultimo aspetto è davvero il valore aggiunto del College, un patto che si snoda in quattro punti fondamentali: il percorso universitario, la formazione culturale, la vita comunitaria e la proposta spirituale.
Ciascuno degli ospiti sottoscrive le linee guida che ispirano il percorso del College: il risultato è una comunità che vive l’esperienza della condivisione e dello scambio.
La gioia dei risultati raggiunti nel percorso accademico viene condivisa, così come i problemi, che segnano i giovani in formazione, possono essere messi in comune, con maggiori possibilità di trovare soluzione.
Questo aspetto è certamente l’elemento che differenzia il College da altre proposte.
Roberto Comparetti
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