Nel contesto delle celebrazioni per il 450° anniversario della morte di san Salvatore da Horta (1520 – 1567), i Frati Minori di Sardegna organizzano la «Peregrinatio» del corpo del Santo dal santuario di Cagliari (la chiesa di santa Rosalia in via Torino), verso tre luoghi dell’Isola nei quali la sua memoria è particolarmente venerata: Fonni, Bonorva e Sassari.
Dopo la «ricognizione» delle spoglie, eseguita lo scorso ottobre, il corpo del Santo francescano è stato ricomposto, reso visibile e messo in sicurezza così da essere meno soggetto a pericoli e anche più facilmente trasportabile.
Domenica 7 maggio dalle ore 16 e fino alla stessa ora del 10 maggio l’urna farà tappa a Fonni, presso la Basilica di santa Maria dei Martiri retta dai Frati Minori. I fedeli di Fonni e di tutta la Barbagia sono particolarmente devoti di San Salvatore. Quando nel 1943 cominciarono i devastanti bombardamenti su Cagliari, i frati portarono il corpo di san Salvatore a Fonni, ritenendolo il luogo più sicuro. Lì restò fino al termine della guerra, custodito gelosamente e punto di riferimento della preghiera di quelle popolazioni per i familiari arruolati, nonché per implorare il dono della pace dopo anni drammatici di guerra.
Il 10 e l’11 maggio il corpo di san Salvatore sarà a Bonorva, presso la chiesa a lui intitolata. I Bonorvesi, a motivo della pluriennale presenza degli stessi frati e del seminario, nutrono grande devozione per il Santo.
Infine dal 12 al 14 maggio il Corpo di San Salvatore sarà a Sassari presso il santuario della Madonna delle Grazie. La devozione dei Sassaresi a san Salvatore è dovuta a un particolare evento avvenuto circa 40 anni dopo la sua morte. Un suo confratello, che amava particolarmente san Salvatore, essendo stato trasferito da Cagliari al convento di Sassari pensò di portarsi con sé il cuore incorrotto del Santo. Giunto a Sassari si pentì del suo gesto e consegnò la preziosa reliquia al superiore. Questi rimproverò il «frate ladro», ma si guardò bene dal restituire il cuore a Cagliari. Lo tenne in grande onore a Sassari nel santuario della Madonna delle Grazie e, in seguito, i frati dedicarono all’ostensione della reliquia del cuore una cappella con altare ligneo di pregevole fattura spagnola e con un’importante simulacro del Santo.
Con l’iniziativa della «Peregrinatio» i Frati Minori di Sardegna vogliono condividere, con tanta gente devota di san Salvatore, la gratitudine a Dio per il dono di questo Santo protettore. «Vogliamo che San Salvatore – dice Padre Salvatore Morittu, custode dei Frati Minori – calpesti le nostre strade, entri nelle nostre comunità e si affacci alle nostre case perché è tanta la sofferenza e talvolta la disperazione che viviamo nella realtà personale, familiare e sociale. Ci visiti, ci incoraggi e ci consoli, lui, uomo di Dio esperto di umanità. Ci inquieti con la sua bontà e con la sua coerenza perché ci convertiamo al bene e sappiamo costruire insieme comunità fraterne e solidali».
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