Dopo i lavori di restauro ha fatto ritorno nella chiesa di San Pietro
È ritornato a casa.
Il crocifisso ligneo cinquecentesco della parrocchia san Pietro in Assemini, dopo otto mesi di restauro conservativo, è nuovamente al suo posto in chiesa.
Un lavoro meticoloso e attento per salvaguardare il prezioso manufatto segnato dal tempo, realizzato dalla «Terra Pinta», grazie a Maria Immacolata Albai, con la collaborazione del tecnico di restauro, Francesca Murru, il tutto sotto la regia della Soprintendenza, che ha stanziato 20mila euro e seguito i lavori di restauro.
Un’opera di cui parla anche Mauro Salis, docente universitario e storico dell’arte, asseminese, nello studio «La chiesa parrocchiale di San Pietro in Assemini – Note per una cronologia», che conosce molto bene l’opera d’arte.
Nel testo di Salis si legge tra l’altro: «Nell’inventario della visita pastorale effettuata ad Assemini nei giorni 22 e 23 aprile del 1591 dall’arcivescovo di Cagliari Francisco Del Vall viene data notizia dell’esistenza nella parrocchiale di due cappelle («item en la dita ma dreta entrant una capella ab linvocatio de Sant Sebastia es de la vila» «item a ma squerra altra capella en la qual hia una ymagie gran de bulto del Santissim Crucifisi – es de la comunitat»).
«In quella a destra, intitolata a San Sebastiano, si trovava un retablo recante la statua del Santo, in quella a sinistra un grande Crocifisso ligneo».
«Pur non essendo possibile affermare con certezza che nell’edificio, al 1591, vi fossero solo queste due cappelle, l’ipotesi ha un suo valore, soprattutto se si considera che per gli altri retabli presenti non è indicata una specifica ubicazione in cappelle ma una collocazione generica».
Indicazioni chiare per un’opera che è decisamente cara agli asseminesi, i quali, proprio a pochi giorni dalla Settimana Santa, si sono riappropriati dell’opera d’arte.
È in fase di programmazione un incontro conoscitivo sia sul Crocifisso e la sua storia, sia anche sull’attività di restauro che ha riportato a nuova vita il simbolo della fede, il Crocifisso.
Sarà il momento per la comunità asseminese di ringraziare per l’intervento realizzato e per ammirare un pezzo pregiato del tesoro della parrocchia.
Roberto Comparetti
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