Attività motoria, visite mediche, prevenzione e informazione. Sono queste le tre linee guida del progetto «Sport Against Cancer» e della campagna «Lo sport è prevenzione. Allenati contro il Cancro” promossi dal Cus Cagliari, dalla Lega Italiana contro i Tumori Sardegna e dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica.
Due i punti di partenza: in Sardegna solo il 26% degli abitanti dichiara di praticare sport con regolarità, il 40% dei tumori può essere evitato con una corretta, costante attività fisica e una sana alimentazione a tutte le età.
Da questo nasce il progetto pilota che vedrà dalla fine di febbraio 2018, nelle palestre e sui campi del Cus, nella Cittadella Sportiva di Sa Duchessa in via Is Mirrionis a Cagliari, istruttori sportivi e oncologi impegnati nell’organizzazione di corsi di fitness e di educazione alla salute. Saranno spiegati anche quali siano per il benessere psico-fisico i vantaggi derivanti dallo sport.
Nelle strutture del Cus sarà possibile svolgere visite senologiche e, grazie alla presenza di un dermatologo, visite per il controllo dei nei per la prevenzione del melanoma. Negli ambulatori della Lilt le donne potranno eseguire il Pap test e le visite ginecologiche. Per il presidente del Cus Cagliari, Marco Meloni, il progetto è un modo innovativo per fare movimento e, al tempo stesso, educazione «Da 70 anni – dice Meloni – tramandiamo la cultura dello sport e della salute e negli ultimi anni abbiamo deciso di aprire gli spazi alla città e agli studenti anche grazie a questi progetti». Pieno appoggio anche da parte delle istituzioni regionali. L’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru ha ricordato l’importante alleanza tra sport e medicina per prevenire e sconfiggere il cancro in un’isola che tra dieci anni avrà il 25% della popolazione over 65. Presenti anche il presidente Lilt Cagliari Alfredo Schirru e Daniele Farci, Dirigente dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Businco di Cagliari e Consigliere Nazionale Aiom.
Andrea Matta
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