La Madonna di Lourdes in diocesi

Da venerdì 12 a domenica 14 gennaio tra Quartu, Senorbì e Cagliari

Un bagno di folla.

È quello che si registra ad ogni passaggio nelle parrocchie della Sardegna del simulacro della Madonna di Lourdes. 

Anche in quelle di Quartu, Senorbì e Cagliari, dove nel fine settimana sono diversi gli appuntamenti in programma. 

La «Peregrinatio» del simulacro della Madonna Lourdes, organizzato della «Sezione Sarda Sud Unitalsi», si realizza nelle parrocchie di Santo Stefano e Sant’Elena di Quartu, di Santa Barbara di Senorbì, all’ospedale «Businco» e nella basilica di Bonaria, dove l’Arcivescovo presiede l’Eucaristia.

Il programma: sabato 12 gennaio, alle 17, l’accoglienza nella parrocchia di Santo Stefano a Quartu Sant’Elena, alle 18 la Messa, a seguire un’ora di preghiera personale per i pellegrini. 

Alle 20 il  simulacro, con una fiaccolata, dalla parrocchia di Santo Stefano raggiunge la basilica di Sant’Elena, per la preghiera dei giovani.

La basilica resta aperta fino alle 24. 

Domenica mattina apertura straordinaria della chiesa alle 6.30 per la preghiera e alle 11 la Messa solenne per i malati e i disabili, con l’unzione degli infermi e l’atto di affidamento a Maria. 

Alle 14.30 il Rosario e  poi la partenza per Senorbì, dove l’arrivo è previsto alle 16.30. Alle 17 il Rosario animato dai cresimandi e dai comunicandi, alle 18 la Messa per la famiglie e alle 19 la preghiera per i ragazzi dell’oratorio. 

Domenica mattina Messa alle 8, alle 9.45 l’accoglienza dei malati e alle 10.30 la Messa. 

Alle 12 il simulacro parte per Cagliari, con l’arrivo alle 12.30 all’ospedale «Businco», dove resta fino alle 15.40.

Alle 16 la statua della Vergine viene accolta dalla «Sezione Sarda Sud Unitalsi» nella basilica di Bonaria.

Alle 17.30 la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Giuseppe Baturi e alle 20 il simulacro parte per Napoli.

La presenza del simulacro mariano in Sardegna è anche l’occasione per un rilancio dell’azione dell’Unitalsi nel territorio regionale, per favorire sempre più la partecipazione all’esperienza dei pellegrinaggi a Lourdes a un maggior numero di malati e di volontari.

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