La Settimana santa è uno dei periodi di maggior lavoro. Alessandro Ligas, segretario dell’Arciconfraternita del Gonfalone sotto la protezione di sant’Efisio, non è stampacino ma quartese. «Negli ultimi anni – dice Alessandro – si registra una grande apertura nell’ingresso in confraternita. Non più solo stampacini ma anche persone che vivono nell’hinterland. Ci sono confratelli di Quartu, come me, di Elmas o di Decimomannu, molti giovani, segno che la devozione al Santo va oltre i confini del capoluogo.
Come è nata questo “passione” per il martire guerriero?
Io vedo sant’Efisio come una sorta di “calamita”, che ho iniziato a seguire fin da piccolo, ma solo dal punto di vista del folclore. Poi, nel 2009, ho deciso di fare qualcosa di più e ho chiesto di entrare nell’Arciconfraternita.
Un impegno che viene portato avanti tutto l’anno?
Certamente è molto impegnativo essere membro dell’Arciconfraternita, specie quando hai incarichi come quello di Presidente, o di Segretario, compito che porto avanti con grande responsabilità. Chi sta nel gruppo dirigente, ma anche i confratelli, porta avanti il servizio con impegno e dedizione.
Nei giorni della Settimana Santa ci sono alcuni appuntamenti per le strade della città.
Certo. Il primo è quello con sant’Efisio listato a lutto, che passa per i quartieri storici di Cagliari per il «Giro delle Sette Chiese». Questa antica tradizione trova origine nel voto fatto al Santo per aver evitato che una persona versasse veleno nelle acquasantiere di tutte le chiese cittadine. Si parte il Giovedì santo alle 20, dalla chiesetta del Santo, per attraversare il centro della città con le sette tappe oramai consuete. Il Venerdì santo partecipiamo alla processione del Cristo morto e all’adorazione della Croce nella chiesa di sant’Anna, con la processione serale per le vie attorno alla parrocchia. Il giorno di Pasqua a «S’incontru» che termina nella chiesa di sant’Anna.
Uno dei momenti più sentiti di questo tempo è quello del Lunedì dell’Angelo?
È il ricordo dell’intercessione di sant’Efisio per aver disperso la flotta francese che voleva conquistare la città. La salita in Cattedrale la mattina presto con l’itinerario stabilito e l’immediato rientro dopo la Messa, ci conducono all’arrivo nel piazzale della chiesetta, dove ci attende il giogo dei buoi, utilizzato per il pellegrinaggio del 1 maggio, che anche quest’anno verrà benedetto. Sarà l’avvio delle celebrazioni per lo scioglimento del voto nella grande festa che parte il primo maggio, con il pellegrinaggio verso Nora.
Quest’anno avete avuto un problema in più: la sicurezza.
Dopo i fatti di Torino anche una processione è stata classificata come evento che deve rispettare le nuove norme. Si tratta di un impegno maggiore per noi e per il Comune. Ci siano comunque dati da fare per superare le difficoltà sia per gli appuntamenti della Settimana santa e il massimo impegno verrà sicuramente profuso per organizzare i festeggiamenti di sant’Efisio previsti a maggio.
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