Il recente convegno degli uffici liturgici e catechistici diocesani ha permesso di fare entrare in dialogo, nell’ambito dell’iniziazione cristiana, due mondi sulla carta intimamente connessi e di fatto, tranne qualche rarità, profondamente distanti. A livello diocesano e parrocchiale sembra quasi che l’esperienza rilevante faccia emergere prospettive differenti e talvolta approdi contrastanti tra prassi catechetica e liturgica: ogni parrocchia poi, nella concreta esperienza pastorale, fa i conti con scelte e prassi che di volta in volta fanno emergere il prima di un ambito sull’altro. Pur davanti a questa evidenza, il convegno ha trovato nell’iniziazione cristiana dei ragazzi un significativo e opportuno ambito di dialogo e di confronto: catechesi e liturgia stanno insieme, respirano lo stesso clima e percorrono lo stesso cammino verso la medesima meta e obiettivo. «Incontriamo Gesù», il testo con gli Orientamenti per la catechesi e l’annuncio in Italia, a tal proposito così si esprime al numero 17: «Altro fondamentale ambito della catechesi è la formazione di una corretta sensibilità liturgica, nel senso della conoscenza della liturgia e delle sue esigenze – il senso del rito, l’anno liturgico, la forma rituale dei sacramenti e i testi eucologici – e, ancor più, nel senso di apertura al Mistero di Dio e di incontro con il Cristo che in essa, per opera dello Spirito attraverso la Chiesa, accade. Una visione della liturgia solo in prospettiva concettuale e didattica va contro la sua natura di forma che dà forma, secondo la quale il credente, pervenuto alla fede, si lascia plasmare ed educare dall’azione liturgica, quale espressione del culto della Chiesa nella sua fontalità sacramentale, sorgente della vita cristiana. La celebrazione, inoltre, con i suoi plurimi linguaggi che interpellano il cuore, la mente, i sensi corporei e psichici e con le sue esigenze comunitarie, ha un grandissimo potenziale «educativo». Infine, non va dimenticato il valore della liturgia nella stessa opera di evangelizzazione: l’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana di far progredire il bene. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi»
Anche la nostra diocesi, presente all’appuntamento di Salerno con alcuni membri dell’equipe di entrambe gli uffici, ha scelto di dedicare al rapporto catechesi e liturgia il prossimo convegno diocesano di inizio anno pastorale. L’obiettivo del Convegno, previsto per il 27 e 28 settembre, sarà quello di far emergere nuovamente quali sono i criteri fondamentali della liturgia nella catechesi, dando respiro alla riflessione sul coinvolgimento della famiglia a partire dalla liturgia e dando voce alle concrete esperienze con cui anche nelle nostre comunità catechesi e liturgia si integrano pienamente nel servizio dell’evangelizzazione e dell’edificazione della fede.
Emanuele Mameli
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