Fondatrice delle Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote, presenti a Senorbì
Madre Margherita Guaini: grande cuore di mamma.
Alice Antonia Guaini. Questo il nome all’anagrafe di Madre Margherita Maria Guaini, fondatrice delle Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote.
Da oltre mezzo secolo le religiose sono presenti a Senorbì, riferimento per quella comunità, nella quale sono ben inserite e oramai ne sono patrimonio.
Dopo alcune esperienze in altre congregazioni Madre Margherita comprese la necessità di dar vita una Congregazione per sostenere spiritualmente i sacerdoti, facendo crescere nei fedeli la consapevolezza del valore della Messa e del sacerdozio comune dei fedeli.
Una recente pubblicazione, curata da Francesca Consolini, traccia un ritratto di questa donna tenace, che ha posto al centro della sua vita la preghiera per i sacerdoti, senza disdegnare l’aiuto al prossimo, specie quello in difficoltà.
Una vita segnata fin da piccola per aver perso la madre, per la ricerca di risposte alle sue domande, con una innata capacità operativa, unita ad una profonda fede. Una delle sue affermazioni più care recita: «Il mio mestiere è stato quello di parlare di Dio e di farlo amare».
Una missione trasmessa alla sue consorelle che oggi vivono e operano, oltre che in Italia, in America Latina, Filippine e India. Alla Congregazione si deve la nascita del Movimento Apostolico Nuovi, aperto ai laici, uomini e donne, discepoli del Signore Gesù, affinché vivano meglio la loro vocazione battesimale.
Un gruppo di appartenenti al Movimento opera nella comunità di Senorbì, per «essere – come si legge sulla loro pagina social – memoria e animazione della coscienza missionaria della parrocchia perché diventi tutta missionaria».
Dal 17 dicembre dello scorso anno Madre Margherita ha ricevuto il titolo di venerabile, dopo che Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto della Congregazione per le Cause dei Santi concernente l’eroicità delle virtù.
Nel libro della Consolini si narrano diversi episodi che hanno contrassegnato la sua vita, nei quali però restano centrali i valori e le priorità che Madre Margherita ha mantenuto fermi per tutta la vita: la preghiera per i sacerdoti e l’amore per il prossimo.
Non a caso il modello che spesso presentava di sacerdote era il curato d’Ars. «Sacerdoti di riconciliazione e di pace, preti, nuovi curati d’Ars. Sacerdoti da confessionale e della strada che portano Dio attorno alla persona, che confessano lungo le strade…».
Così scrive Madre Margherita negli anni ’50 del secolo scorso a Matera. Quella per i sacerdoti era davvero la preoccupazione quotidiana di questa donna morta nel 1994 a 92 anni.
F. P.
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