L’Oftal Sardegna, con più di 500 persone, pellegrina al santuario di Lourdes
Maria chiama i propri figli.
Nel luglio scorso dopo il pellegrinaggio fatto a Lourdes da una sessantina di soci OFTAL abbiamo promesso che saremmo tornati a visitare la Vergine Santa molto più numerosi a settembre, così è stato.
Ogni promessa è debito e una fatta alla Santa Madre di Lourdes non si può che mantenere, anche perché è la stessa Immacolata Concezione che chiama i suoi figli da Lei uno ad uno, nome a nome, e da questa chiamata è difficile sottrarsi.
È Lei stessa che rende possibile il superamento di ogni ostacolo che in qualche modo si frappone tra la Madre e i suoi amati figli.
Dunque, molto più numerosi che a luglio scorso.
A settembre il pellegrinaggio regionale OFTAL era composto da più di 500 persone tra ammalati, pellegrini, barellieri, dame, medici, infermieri, sacerdoti e giovani.
Tutti ci siamo posti nella via del Pellegrino: chi in aereo da Cagliari a Carcassonne, chi da Alghero a Bordeaux e poi col bus verso Lourdes, in aereo ma passando per Fiumicino e un altro gruppo composto da oltre 350 persone, in particolare ammalati e personale, partendo dalle proprie case durante la notte per raggiungere in nave Barcellona e poi, con 8 bus, destinazione Lourdes.
Con mezzi diversi, percorrendo strade diverse, siamo arrivati tutti a Lourdes il 4 settembre.
La mattina del 5 eravamo al completo davanti alla Grotta e poi nella chiesa di Santa Bernardette a celebrare la Messa di benvenuto, presieduta da don Paolo Angelino – presidente nazionale dell’OFTAL.
Le parole del predicatore, l’assistente regionale, don Cristian Lilliu, come San Paolo (Rom. 5, 1-21), ci hanno esortato a utilizzare fermamente la virtù della pazienza nei piccoli disguidi del viaggio, così come nelle grandi questioni che riguardano la nostra vita.
La pazienza quale virtù da richiedere alla Vergine Immacolata così come la carità da praticare per levigare costantemente ogni anima sia la propria che quell’altrui, in modo tale che ogni gesto sia balsamo per i dolori del prossimo e per i propri!
I giorni successivi sono stati caratterizzati dalle normali attività che si programmano in un viaggio a Lourdes: celebrazione della Messa alla Grotta, rosario pomeridiano, via Crucis. Proprio nel rivivere le sofferenze del Calvario, nel procedere con fatica nella salita al monte dell’Espeluges, si è sperimentata la virtù della pazienza, anche perché la giornata era abbastanza calda.
Poi il rito dell’accensione delle candele votive, ognuno per un suo problema, una richiesta, una grazia da elemosinare e/o un voto da sciogliere; a seguire il rito dell’acqua alle piscina, della processione Eucaristica e poi l’ultima sera, la suggestiva e coinvolgente processione mariana «Aux Flambeaux» nell’Esplanade, il piazzale davanti al Santuario, con tutte le candele accese.
L’8 settembre la partenza per le rispettive destinazioni, in modalità diversa, come all’andata.
Letto senza la dovuta visione spirituale, il pellegrinaggio a Lourdes ai piedi della Immacolata Concezione, pare rappresentare un viaggio come tanti e invece la Messa alla Grotta, il rosario davanti alla statua della Vergine, il rito dell’acqua, la processione Eucaristica, la Via Crucis, la processione Mariana, la liturgia penitenziale, la Messa internazionale del mercoledì a San Pio X, rappresentano altrettanti momenti carichi di emozioni, nei quali l’anima dialoga a tu per tu con la Madre Celeste, sente in Lei conforto, sa che Lei è rifugio, ha fede nel Suo aiuto; è nel momento in cui ci si immerge in un dialogo stretto con l’Immacolata si scopre che l’anima è rinfrancata, i dolori, le malattie, i patimenti, le angustie, le sofferenze interiori, vengono ad essere lenite quasi rimosse e assopite.
Può non essersi manifestato un eclatante miracolo ma le lacrime che silenziosamente solcano il viso dei malati, dei pellegrini e dei loro accompagnatori dimostrano che in ognuno di quei momenti, il Miracolo Interiore si è verificato, la Vergine Immacolata di Lourdes ha ancora una volta sanato i nostri cuori e noi al momento di ripartire abbiamo supplicato Lei di farci la grazia di chiamarci ancora una volta ai suoi piedi.
Maria – Giovane pellegrina
Maria chiama i propri figli.
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