Quell’appello per il lavoro che ancora manca

Il 22 settembre 2013 papa Francesco in visita a Cagliari

Quell’appello per il lavoro che ancora manca.

Il 22 settembre del 2013 Francesco si fece pellegrino a Bonaria.

Quarto Pontefice in meno di mezzo secolo a onorare la Patrona massima della Sardegna, il Santo Padre volle incontrare per primi i rappresentanti del mondo del lavoro, nel Largo Carlo Felice.

In quel momento il Papa denunciò le storture del sistema economico mondiale, che schiaccia i lavoratori. «È difficile – disse Francesco – avere dignità senza lavorare. Questa è la vostra sofferenza qui. Questa è la preghiera che voi di là gridavate: “Lavoro”, “Lavoro”, “Lavoro”. È una preghiera necessaria. Lavoro vuol dire dignità, lavoro vuol dire portare il pane a casa, lavoro vuol dire amare!

`Per difendere questo sistema economico idolatrico si instaura la “cultura dello scarto”: si scartano i nonni e si scartano i giovani. E noi dobbiamo dire “no” a questa “cultura dello scarto”. Noi dobbiamo dire: “Vogliamo un sistema giusto, un sistema che ci faccia andare avanti tutti”. Dobbiamo dire: “Noi non vogliamo questo sistema economico globalizzato, che ci fa tanto male!”. Al centro ci deve essere l’uomo e la donna, come Dio vuole, e non il denaro!».

A distanza di un decennio l’Isola è ancora alla prese con una crisi che non accenna a mollare la presa e continua a mietere vittime, specie tra i giovani, i primi a pagare per le ridotte possibilità occupazionali. 

Al termine di quella giornata il Papa, rivolgendosi ai giovani radunati tra la via Roma e il Largo Carlo Felice, sollecitava ad avere speranza: «Voi giovani non potete e non dovete essere senza speranza, la speranza fa parte del vostro essere. Un giovane senza speranza non è giovane, è invecchiato troppo presto! La speranza fa parte della vostra giovinezza! Se voi non avete speranza, pensate seriamente, pensate seriamente… Un giovane senza gioia e senza speranza è preoccupante: non è un giovane». 

Per questo invitava ad andare oltre l’ostacolo.

«Prendete il largo – disse loro – e calate le reti, giovani di Sardegna! Prendete il largo!..

«Uscite dal nostro piccolo mondo e aprirci a Dio, per aprirci sempre più anche ai fratelli».

A distanza di 10 anni per i lavoratori così come per i giovani poco è cambiato: ma Francesco chiede ancora di uscire da se stessi per andare verso Dio e verso gli altri, aprendo il cuore alla fraternità, all’amicizia, alla solidarietà.

Quell’appello per il lavoro che ancora manca.

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