Parla Agostino Ruzzu, postulatore della causa di beatificazione
Una figura che suscita ancora molto interesse, quella di padre Giovanni Puggioni, gesuita, morto nel 2009, per il quale nelle scorse settimane è giunto, dalla Congregazione per le cause dei Santi, il nulla osta affinché si avvii la fase diocesana del processo di beatificazione.
Dopo la richiesta dell’arcivescovo, Giuseppe Baturi, il Vaticano ha dato così il via libera all’iter che dovrà verificare la fama di santità del religioso, nativo di Borore che tanto ha fatto nella casa dei Gesuiti di via San Michele a Cagliari.
«La rapidità con la quale si è diffusa la notizia – dice Agostino Ruzzu, postulatore della causa – testimonia quanto padre Puggioni sia stato e continui ad essere molto amato, da tutti, sia dalle persone semplici ma anche dai tanti che lo hanno conosciuto nel tempo degli studi universitari, oggi professionisti affermati, medici, avvocati, uomini di cultura».
«Ho accettato l’incarico di postulatore – evidenzia Ruzzu – perché mi sono accorto di quanto la figura di padre Giovanni fosse ancora molto viva. Questo è il segno che la fama di santità è ancora presente tra la gente, tra chi non lo ha conosciuto di persona ma è come se lo avesse incontrato: hanno sentito di lui, hanno letto quanto lui ha scritto e l’hanno condiviso con altre persone ed oggi sono legati a padre Puggioni».
C’è poi anche un aspetto personale che Ruzzu non tralascia.
«Faccio il postulatore – afferma – dopo aver seguito uno specifico corso di studi, per amore verso queste figure, i Santi, altrimenti non vai a seguire il percorso formativo per le cause dei Santi. È un’attività che chiaramente non può non coinvolgerti: non ho mai conosciuto padre Puggioni ma ora posso dire di conoscerlo veramente bene, forse anche meglio di chi lo ha incontrato».
Il postulatore è di fatto l’anima del processo di beatificazione.
«L’esito della causa – dice ancora Ruzzu – dipende molto dal candidato, in questo caso da padre Puggioni. La notizia dell’apertura del processo a livello diocesano arriva dopo il mio lavoro, come rappresentante dell’Associazione, che fa riferimento a padre Puggioni, dei fedeli e dell’autorità competenti, quali il Tribunale diocesano e nel futuro la Congregazione delle cause dei Santi».
Il merito resta tutto di padre Giovanni. «Per me è un orgoglio seguire questa causa – conclude Ruzzu – e ringrazio ancora monsignor Baturi per aver colto l’importanza delle richiesta fatta dall’Associazione e per la conferma nel voler dar seguito alla ricerca di testimonianze della fama di santità di padre Puggioni».
La cerimonia ufficiale di apertura del processo diocesano di beatificazione di padre Giovanni Puggioni è prevista per il 16 gennaio alle 16.
Roberto Comparetti
© Copyright Il Portico