Manca poco più di un anno e mezzo alla prossima Giornata mondiale della gioventù. Non si terrà, come accaduto negli ultimi anni, nei mesi estivi: la celebrazione dell’incontro tra il Papa e i giovani di tutto il mondo è previsto infatti dal 22 al 29 gennaio. La decisione è stata presa per avere migliori condizioni climatiche per la celebrazione di questo importante momento di preghiera e di conversione. Non si contano infatti le vocazioni scaturite dalla partecipazione a questo appuntamento, che, generalmente ogni tre anni, si svolge sotto forma di raduno mondiale, mentre, negli altri anni, si celebra ogni Domenica delle Palme in ciascuna diocesi.
Il periodo scelto per la celebrazione è sicuramente impegnativo per i giovani italiani: gennaio infatti cade in pieno anno scolastico, ma anche universitario e lavorativo. Sebbene il responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, don Michele Falabretti, è sicuro che parteciperanno numerosi, sorge spontanea una domanda: come si sta organizzando l’Italia? «Non è il periodo migliore per noi italiani – ha affermato il sacerdote – perché gennaio è un mese particolare. Ma credo che sia giusto così: bisogna considerare il fatto che la Gmg non deve battere sempre i tempi europei. Dall’altra parte del mondo ci sono tantissimi giovani che hanno diritto di vivere questa esperienza nelle condizioni migliori anche climatiche. In ogni caso ci saranno giovani italiani che parteciperanno. L’Italia sarà a Panama nel 2019».
Certamente in occasione delle Gmg celebrate nei paesi europei la partecipazione italiana è stata massiccia e cospicua. Ma anche in occasione delle Giornate celebrate lontano dall’Europa la presenza dei giovani provenienti da tutte le diocesi italiane è stata significativa. Molti i nostri connazionali che hanno infatti sentito direttamente a Cracovia l’annuncio di papa Francesco con il quale è stato svelato al mondo la nazione scelta per l’incontro mondiale dei giovani.
L’annuncio ufficiale è stato infatti dato da papa Francesco al termine della celebrazione eucaristica nell’affollatissimo Campus Misericordiae di Cracovia, alla presenza di alcuni vescovi panamensi e di una delegazione composta da circa 1000. Dopo l’annuncio il Papa aveva invitato i tre vescovi alla guida delle diocesi panamensi a dare la benedizione insieme a lui. Calorosa l’accoglienza riservata all’annuncio: si tratta infatti della prima volta per un paese del Centro America e, dati alla mano, Panama è il paese finora più piccolo chiamato a ospitare questo tradizionale appuntamento, atteso da milioni di giovani in tutto il mondo cattolico.
Il Tema dell’edizione numero 34 della Giornata mondiale della gioventù è stato scelto da papa Francesco ed è tratto da un passo del vangelo di Luca: «Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola», tratto dal capitolo primo, versetto 38. In occasione del messaggio formulato per la Gmg di quest’anno, il Papa ha indicato il cammino che intende fare in preparazione all’appuntamento di Panama. Il tema del messaggio dell’anno prossimo è infatti «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio», passo tratto dal versetto 30 del primo capitolo del Vangelo di Luca. Un versetto che, afferma papa Francesco, consente di «meditare sulla carità piena di coraggio con cui la Vergine accolse l’annuncio dell’angelo». Mentre, in prossimità dell’appuntamento di Panama, i giovani, come detto, sono chiamati a meditare sulla risposta di Maria all’angelo, una risposta, definita dallo stesso papa Francesco, «piena di speranza».
A maggio è stato intanto presentato il logo della Giornata mondiale della gioventù. Diversi i simboli racchiusi in questa opera realizzata da Ambar Calvo, ventenne studentessa di architettura all’Università di Panamá. È formato anzitutto da un cuore stilizzato, una parte del quale forma la lettera «M». E poi vi si scorge anche il Canale di Panam, simbolo del cammino che il pellegrino scopre in Maria tramite l’incontro con Gesù. Spazio anche all’istmo stilizzato, emblema della terra panamense, mentre, sulla sinistra, campeggia la croce pellegrina, a destra, invece, la silhouette della Vergine, accompagnata da cinque punti bianchi, come segni della corona di Maria, ma anche dei pellegrini provenienti dai cinque continenti. I colori, blu, bianco e rosso, rappresentano la bandiera del Paese organizzatore. Il logo è stato scelto tra 103 proposte inviate al Comitato esecutivo per la Gmg e al Dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita.
Il vescovo di Panamá José Domingo Ulloa Mendieta, ha detto di sentirsi emozionato per il talento dimostrato dai giovani panamensi e in particolare dalla vincitrice del concorso, «che è riuscita a captare il messaggio che desideriamo inviare ai giovani del mondo, le ridotte dimensioni del nostro Paese ma anche la grandezza del nostro cuore, aperto a tutti e tutte senza alcuna esclusione, per mano della Vergine Maria, una giovane coraggiosa, impegnata e generosa, che ha saputo dire “Sì” di fronte alla chiamata di Dio».
Andrea Pala
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