Dal 20 agosto al 4 settembre da Cagliari a Laconi
Il 2021 segnava i 320 anni dalla nascita di Sant’Ignazio da Laconi, i 300 anni dal suo ingresso in Convento e i 240 anni dalla morte del frate Santo.
Era il tempo della piena pandemia, e i Frati Cappuccini hanno proposto di poter realizzare un pellegrinaggio delle reliquie in questo 2022.
Con apposito decreto dell’Arcivescovo è stata disposta la costituzione del Tribunale ed è stato autorizzato il pellegrinaggio dei resti mortali di Sant’Ignazio da Laconi, da Cagliari alla chiesa del paese natale del Santo, nei giorni che vanno dal 20 agosto al 4 settembre 2022.
Ottenute le necessarie autorizzazioni dalla Congregazione delle Cause dei Santi con «Rescritto» dello scorso 15 febbraio, monsignor Baturi ha costituito l’apposito Tribunale nominando don Luca Venturelli, quale delegato episcopale, monsignor Ottavio Utzeri, promotore di giustizia, padre Filippo Betzu, custode e «partior» delle reliquie e la signora Maria Carmela Sanna, notaio attuario.
Si legge ancora nel decreto che «il tribunale vigilerà sull’osservanza delle disposizioni dell’Istruzione “Le reliquie della Chiesa: autenticità e conservazione”, in merito alle operazioni di estrazione dell’urna del Santo e alla sua ricollocazione nel sepolcro al termine del Pellegrinaggio».
«Il “Custode – Partitore” vigilerà le reliquie, provvederà che le reliquie una volta estratte dal sepolcro del Santo siano trasferite in pellegrinaggio direttamente presso la chiesa di Sant’ Ambrogio e Sant’lgnazio in Laconi.
«Da qui le reliquie ripartiranno verso la chiesa conventuale di Sant’Antonio da Padova in Cagliari, facendo sosta presso la chiesa parrocchiale a Lui dedicata in Serramanna».
Nel decreto è evidenziato come «tutto quanto disposto avrà luogo se la prudenza lo consiglierà e la situazione pandemica lo permetterà».
Sulla figura del Santo tanto si è scritto, specie sui suoi quasi quaranta anni, di frate questuante.
La figura di umile frate, un po’ curvo e sempre assorto nella preghiera è rimasta nella memoria di tanti cagliaritani e non, che lo venerano nel Santuario sotto il colle di Buoncammino.
© Copyright Il Portico