La pace è fermento educativo delle nostre comunità

L’Arcivescovo ha presieduto la Messa crismale

Foto Carla Picciau – Davide Loi

La pace è fermento educativo, al centro della riflessione dell’Arcivescovo nell’omelia pronunciata nel corso della Messa crismale in una affollata basilica di Nostra Signora di Bonaria.

La celebrazione che segna il momento nel quale il presbiterio diocesano si ritrova per la benedizione degli oli santi e nel quale viene manifestata l’unità della Chiesa locale, raccolta attorno al proprio vescovo, con i presbiteri della diocesi che rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale.

Foto Carla Picciau – Davide Loi

Nella sua riflessione l’Arcivescovo ha ricordato come il tema della pace venga già proposto nel Messale Romano, nel quale si legge come la Chiesa implora la pace per se stessa.

«La implora – ha sottolineato Baturi – perché ne ha bisogno e per l’intera famiglia umana. Si fa voce dell’intera famiglia umana e implora la pace. I fedeli esprimono la comunione ecclesiale nell’amore vicendevole prima di comunicare al sacramento».

Foto Carla Picciau – Davide Loi

Quanto si legge sul Messale proprio in tema di pace diventa fermento per educare le comunità alla pace: la pace è fermento educativo.

«Le nostre – ha detto l’Arcivescovo – si stanno distinguendo accogliendo coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina».

Foto Carla Picciau – Davide Loi

Il servizio completo sulla Messa crismale e sul Triduo Santo sul numero de «Il Portico» in distribuzione a partire da giovedì 21 aprile.

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