Pregare per la missione e dilatare il cuore

Nella chiesa di Santa Lucia la Veglia missionaria diocesana

È stata la parrocchia di Santa Lucia ad ospitare la Veglia missionaria presieduta dall’Arcivescovo, organizzata dal Centro missionario diocesano, in vista della Giornata missionaria mondiale.

Laici, religiosi, religiose, sacerdoti della forania e giovani hanno affollato la chiesa per un momento di riflessione, scandito dalla preghiera, dalle letture, la riflessione dell’Arcivescovo e la testimonianza di due giovani, Stefano e Francesca, che lo scorso agosto hanno vissuto un’esperienza a Pawaga, in Tanzania, dove opera don Carlo Rotondo, sacerdote “fidei donum», il tutto alternato dai canti del coro giovanile.

Nella sua riflessione monsignor Baturi ha posto l’accento sul ruolo che ciascun battezzato deve avere verso il tema della missione.

«Il problema della missione – ha detto – non quello di un compito in più è la definizione del significato dell’esistenza stessa. Se l’esistenza non ha un compito capace di dilatare il cuore, di aprirci all’incontro con gli altri, non ha senso».

«Lo stesso si può dire – ha sottolineato Baturi – per la Chiesa: che valore avrebbe se non andasse verso gli altri a dire l’unica cosa che gli altri ci chiedono, non solo il pane, la carità, il sorriso, la benevolenza: ci chiedono Dio».

La cronaca completa della Veglia sul numero in distribuzione a partire dal mercoledì 25 ottobre.

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico