Mentre si fa sempre più concreta la possibilità che si vada verso una restrizione degli spostamenti non strettamente necessari, con la probabile sospensione delle attività non ritenute vitali, la Diocesi di Cagliari invita tutti i fedeli alla preghiera.
«Nell’attuale nuova ondata di diffusione dell’epidemia da Covid-19 – si legge sul sito www.chiesadicagliari.it – la comunità cristiana è invitata a continuare vivere nella preghiera l’evolversi della situazione nella nostra Regione, in Italia e nel mondo intero».
Sul sito è disponibile il testo dell’atto di affidamento che l’Arcivescovo, Giuseppe Baturi, ha presentato il 16 marzo, nella chiesa di Sant’Efisio, nel quartiere cagliaritano di Stampace.
Questo il link:
È stato poi ripubblicato il sussidio per celebrare e pregare in tempo di epidemia.
Qui sotto il link.
http://www.chiesadicagliari.it/2020/03/13/cei-sussidio-per-celebrare-e-pregare-in-tempo-di-epidemia/
Visto il permanere della situazione pandemica vengono riproposte alcune raccomandazioni e disposizioni per accedere ai luoghi di culto, secondo quanto previsto dal Dpcm del 18 ottobre 2020 e dalla Circolare del Ministero dell’Interno del 20 ottobre 2020.
In particolare si ricorda che le chiese rimangono aperte e vengono celebrate le Messe con il concorso del popolo, mentre l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone.
L’accesso alla chiesa, durante la quale deve essere rispettata la distanza di sicurezza pari almeno a 1,5 metri tra le persone, deve essere contingentato e regolato con l’ausilio, ove possibile, di volontari e/o collaboratori, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita.
Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine che devono essere indossate durante tutta la permanenza all’interno dell’edificio; agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti, ed è fondamentale evitare ogni assembramento sia nella chiesa sia nei locali annessi.
Le funzioni religiose, con la partecipazione di persone, si svolgono nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse nel corso dell’estate.
Tra queste, a titolo esemplificativo: guanti non obbligatori per il ministro della Comunione che però deve igienizzarsi accuratamente le mani; celebrazione delle Cresime assicurando il rispetto delle indicazioni sanitarie (in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando), la stessa attenzione vale per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati.
La reintroduzione dei cori e cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti.
Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri.
Durante la celebrazione del matrimonio gli sposi possono non indossare la mascherina.
Durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono vita sociale in comune.
Il numero dei partecipanti dipende dalla capienza della chiesa che deve essere valutata nel pieno rispetto della normativa sul distanziamento interpersonale (un metro frontale e laterale).
maggiori informazioni su www.chiesadicagliari.it
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