Ripartiamo dalla famiglia per far crescere il Paese

Il 19 marzo Francesco ricorda i 5 anni dall’Amoris Laetitia

È passata un po’ in sordina la notizia dell’indizione, da parte di papa Francesco, di un anno dedicato alla famiglia, a cinque anni dalla pubblicazione dell’esortazione «Amoris Laetitia».

Il prossimo 19 marzo la Chiesa celebra la ricorrenza ponendo al centro il documento sulla bellezza e la gioia dell’amore familiare.

In quel giorno Francesco inaugurerà l’Anno «Famiglia Amoris Laetitia», che si concluderà il 26 giugno 2022, in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma con il Santo Padre.

Un’iniziativa che intende raggiungere ogni famiglia nel mondo, attraverso varie proposte di tipo spirituale, pastorale e culturale che si potranno attuare nelle parrocchie, nelle diocesi, nelle università, nell’ambito dei movimenti ecclesiali e delle associazioni familiari.

L’esperienza della pandemia ha messo in luce il ruolo centrale della famiglia come Chiesa domestica e l’importanza dei legami comunitari tra famiglie, che rendono la Chiesa una «famiglia di famiglie» (AL 87).

Per questo essa merita un anno di celebrazioni perché sia posta al centro dell’impegno e della cura da parte di ogni realtà pastorale ed ecclesiale.

Non altrettanto accade in Europa, dove c’è chi invece sta remando contro la famiglia. Le istituzioni finanziarie del Vecchio Continente hanno emanato un provvedimento, capace di creare problemi alle famiglie. 

Come ha denunciato qualche giorno fa Gigi De Palo, presidente del Forum della Associazioni familiari, con una lettera a numerosi quotidiani, «dal 1 gennaio qualora non si riesca a far fronte anche ad un mancato pagamento di 100 euro per tre mesi, la banca deve segnalare l’inadempimento alla Centrale Rischi». 

«Ciò – prosegue De Palo – potrebbe causare l’impossibilità o un più difficile accesso al credito, cosa a cui le famiglie potrebbero trovarsi a ricorrere in questo momento di sofferenza economica».

Da qui la preoccupazione per molte famiglie che potrebbero ritrovarsi nella lista nera della Banca d’Italia come «cattivi pagatori», anche se i responsabili dell’Istituto di credito hanno ridimensionato i timori. 

Nel contempo, scrive ancora De Palo, c’è di chi essere soddisfatti per la novità contenuta all’interno della manovra di bilancio del Governo, che prevede l’istituzione da luglio dell’assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli. «Una misura a lungo attesa e di buon senso – l’ha definita De Palo – che rappresenta un primo, significativo passo verso il riequilibrio fiscale a vantaggio del rilancio demografico del Paese».

Se dunque il Governo ha previsto risorse a sostegno della famiglia, c’è comunque preoccupazione per il provvedimento arrivato dalle istituzioni finanziarie europee.

L’anno è appena iniziato e nonostante timori e paure per la crisi economica dovuta alla pandemia, è necessario andare al di là del velo di tristezza che da mesi è sceso su tante persone e su migliaia di famiglie nel nostro Paese: c’è chi è stato segnato dal virus nella salute e negli affetti, chi invece nel lavoro. 

Francesco ha scelto di sostenere le famiglie, che, in questo tempo di crisi, hanno fatto da ammortizzatore a paure, tensioni e rabbia. Da marzo prenderà il via l’Anno «Famiglia Amoris Laetitia», con il nucleo familiare al centro dell’attività pastorale.

Un ulteriore segno di attenzione della Chiesa e di papa Francesco in particolare, verso uomini e donne che oggi più che mai necessitano di sostegno e vicinanza.

Roberto Comparetti

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico