Il ricordo di padre Pinuccio Ibba, tornato alla Casa del Padre nelle scorse settimane
Poco meno di un mese fa, lo scorso 8 maggio, è stato il giorno del «Buon viaggio» a padre Pinuccio Ibba, missionario saveriano.
Amici, delegate missionarie, ex apostolini di Macomer, sacerdoti, parenti e conoscenti…si sono ritrovati nella casa Saveriana di via Sulcis a Cagliari per accoglierlo e augurargli «Safari njema».
Per tante persone è stato un fratello, un amico, un sacerdote, un missionario.
L’Africa e la Sardegna (per cui ha lottato per tenere viva la presenza saveriana) sono state nel suo cuore e dal cielo ci darà una mano.
Con lui abbiamo condiviso gioie, tristezze e tanti sogni che con il suo esempio, incoraggiamento e preghiera ci impegneremo, se Dio vuole, a realizzare.
Come ci ha sempre detto «Forza Paris» (forza, insieme).
Lo abbiamo accolto in casa: c’erano una cinquantina di persone che lo hanno circondato con la loro amicizia, il ringraziamento e la preghiera.
Abbiamo ripercorso nel silenzio i ricordi, che si affollavano alla nostra mente e che custodivamo nel nostro cuore.
Poi, piano piano, ha lasciato la casa per tornare nel suo paese natale di Sardara.
Al funerale, presieduto da monsignor Corrado Melis, vescovo di Ozieri (originario di Sardara), erano presenti diversi sacerdoti oltre alla gente del paese.
Il vescovo ha parlato di un momento di tristezza ma anche di speranza.
«Padre Pinuccio va con le mani piene di tutto quello che ha fatto per la Chiesa e per l’umanità», manifestando la sua amicizia ai Saveriani e alla comunità di Sardara.
Padre Marco (superiore di Cagliari) nella sua omelia, ha ricordato quanto ora sia difficile ad abituarsi al fatto che padre Pinuccio non sia più tra noi, ma si trova nella Vita che Dio concede a coloro che lo amano.
Padre Marco ha insistito molto sul fatto che Gesù, prima di salutare i suoi amici, ha utilizzato l’esempio del chicco di grano che deve morire per portare frutto.
Padre Pinuccio ha vissuto così in pieno in tutta la sua vita, cominciando dalla consacrazione missionaria al servizio di economo.
Scriveva: «Dopo 4 giorni di sogni in Africa, mi è stato chiesto di fare l’economo…la Provvidenza mi ha dato questo servizio e tutto è grazia».
Ha accettato il progetto di Dio nella sua vita e così ha prodotto frutti abbondanti.
Tante persone sono state destinatarie del suo aiuto non lo dimenticheranno.
Ora tocca a noi continuare a fare in modo che i suoi sogni, insieme a tante persone che gli sono state vicine, in modo particolare in questo ultimo anno, diventino realtà.
Alla fine è stato letto un messaggio dell’arcivescovo Oristano e vescovo di Ales Terralba, monsignor Roberto Carboni, nel quale lo ringraziava per la disponibilità e per averlo introdotto alla realtà dell’Africa.
Anche don Stefano Mallocci, parroco di Sardara, si è unito a queste parole, ricordando il servizio in parrocchia, augurandosi che la sua testimonianza possa far fiorire nuove vocazioni.
Concludendo la celebrazione, monsignor Melis ha citato una frase del Siracide per condensare in poche parole chi è stato padre Pinuccio.
«Amato da Dio, Amato dagli uomini. Il suo ricordo rimarrà per sempre».
Il viaggio verso il cimitero ha concluso la giornata: lì riposerà insieme a suo fratello padre Antonio, agli altri saveriani di Sardara e a tutta la sua famiglia.
Padre Oliviero Ferro, sx
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