San Francesco mostra al mondo che «Betlemme è qui» 

Nella parrocchia di San Francesco d’Assisi rivive la bellezza del presepe di Greccio

San Francesco mostra al mondo che «Betlemme è qui».

Ricorrendo l’ottavo centenario del «presepe di Greccio», la parrocchia san Francesco d’Assisi a Cagliari non poteva esimersi dall’allestimento di un suggestivo presepe, con l’obiettivo di aiutare a cogliere il senso profondo del tradizionale segno.

La notte tra il 24 e il 25 dicembre 1223 Francesco, memore del suo viaggio in Terrasanta, desiderò riprodurre in qualche modo le condizioni in cui nacque Gesù, per sperimentare «in presa diretta» i disagi in cui venne alla luce il Bambinello.

Scelse Greccio, un piccolo paese del reatino, simile a Betlemme per la sua configurazione ambientale, e chiese al nobile cavaliere Giovanni Velita di predisporre in una grotta da lui indicata quanto necessario per rappresentare la natività, annunciando l’avvenimento.

Egli sistemò la greppia, vi pose del fieno e introdusse un bue e un asinello.

Francesco, con gli abiti diaconali, proclamò commosso il Vangelo, Giovanni Velita affermò di aver visto il bambino Gesù tra le sue braccia. 

Tutti vissero intensamente quei momenti come fossero realmente a Betlemme.

Francesco non realizzò quindi un vero e proprio presepe come lo conosciamo oggi, ma seppe alimentarne l’esperienza nell’animo dei presenti, creando le condizioni per mostrare al mondo che «Betlemme è qui». 

La tradizione vede tuttavia in quella notte il «primo presepe» e, in occasione dell’ottavo centenario, le comunità francescane ne propongono il ricordo, ottenendo da papa Francesco la concessione dell’indulgenza plenaria lucrabile da l’8 dicembre al 2 febbraio 2024, alle note condizioni e con la specifica della visita ad un presepe allestito in una chiesa francescana.

Per vivere la realizzazione del presepe secondo lo spirito autentico che ispirò Francesco, è importante dunque non solo saper riprodurre l’evento nella materialità dei diversi elementi che lo compongono, ma disporre l’animo alla contemplazione e alla meditazione, nella riconciliazione tra materia e spirito.

Con questo spirito la parrocchia san Francesco d’Assisi a Cagliari ha allestito il presepe con una speciale attenzione a mettere in evidenza quei particolari essenziali del mistero della nascita del Redentore, utilizzando esclusivamente materiali naturali, in un’ottica di sostenibilità.

Nell’ambientazione spicca la figura del Poverello dinanzi alla culla e perfino un nuraghe a richiamare il senso autentico dell’incarnazione, qui ed ora, nella nostra realtà.

Ignazio Boi

San Francesco mostra al mondo che «Betlemme è qui».

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