Il canto dell’Ora terza nella parrocchia di san Lucifero e la celebrazione eucaristica nella basilica paleocristiana dedicata al giovane martire Saturnino sono i tradizionali riti che si rinnovano il 30 ottobre di ogni anno, memoria liturgica del patrono della città.
Quest’anno la novità era rappresentata dall’avvio del Cammino di san Saturnino che, oltre il capoluogo, interessa anche i comuni di Isili, Gergei e Ussana, centri nei quali è profonda la devozione al martire cagliaritano.
La celebrazione, trasmessa come di consueto in diretta da Radio Kalaritana, è stata presieduta, dal vescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, con accanto quello di Iglesias, Gianpaolo Zedda, e l’emerito di Lanusei, Antioco Piseddu, ha visto la partecipazione di un buon numero di parroci cittadini e di diverse autorità civili e militari, compreso il sindaco del capoluogo Massimo Zedda.
All’omelia monsignor Miglio ha voluto ringraziare il comune di Isili per il pellegrinaggio di due giorni alla basilica del Santo. «I fedeli di questa comunità – ha detto il Vescovo – sono voluti arrivare pellegrini fin qui, per la loro grande devozione al patrono, che oggi diventa titolare di un Cammino. Una bella novità per noi che celebriamo ogni anno la festa del 30 ottobre. Mi auguro che questo, come gli altri cammini religiosi, turistici e artistici che già esistono in Sardegna, possano crescere». «Si tratta – ha proseguito Miglio – di sentieri e cammini da riscoprire. Prima di tutto perché non corrono lungo le coste, sul mare, ma soprattutto perché oltre ad attraversare i territori passano attraverso la storia che questi luoghi racconta».
Monsignor Miglio ha definito poi i cammini itinerari di preghiera, perché attraversano luoghi dove c’è il silenzio e dove è possibile riscoprire la dimensione profonda e personale della preghiera, non espressa a parole ma dal clima che coinvolge la persona».
Al termine della celebrazione il momento atteso l’omaggio della città al Santo da parte del sindaco Massimo Zedda, seguito poi dai primi cittadini di Isili, Luca Pilia, di Gergei, Rossana Zedda, e di Ussana, Emidio Contini.
Dopo la celebrazione di lunedì fino alla fine di novembre sono previsti diversi momenti che uniranno le comunità nelle quali è venerato san Saturnino.
Un modo per far crescere interesse anche per la zone interne e per i piccoli centri lontani dai grandi tour turistici.
Anche la venerazione al giovane martire Saturnino può essere occasione di crescita per le piccole comunità come i tre centri uniti dalla devozione al Santo.
Alberto Macis
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