Domani un convegno nell’Aula magna del Seminario
Scienza e fede in dialogo sull’inizio della vita.
«Inizio vita. Scienza e fede in dialogo per l’uomo».
È il tema del Convegno in programma venerdì 20 gennaio alle 18.30 nell’Aula Magna del Seminario arcivescovile, organizzato dalla Consulta diocesana per la Pastorale della Salute.
Al centro del dibattito il principio dell’inizio della vita, così caro anche la compianto papa emerito Benedetto XVI, scomparso lo scorso 31 dicembre.
Al numero 74 dell’Enciclica «Caritas in veritate» si legge:
«Campo primario e cruciale della lotta culturale tra l’assolutismo della tecnicità e la responsabilità morale dell’uomo è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale».
«Si tratta – si legge nel testo – di un ambito delicatissimo e decisivo, in cui emerge con drammatica forza la questione fondamentale: se l’uomo si sia prodotto da se stesso o se egli dipenda da Dio».
«Le scoperte scientifiche in questo campo – conclude il documento – e le possibilità di intervento tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la scelta tra le due razionalità: quella della ragione aperta alla trascendenza o quella della ragione chiusa nell’immanenza».
Ad affrontare questi temi Sabrina Giglio, Ordinaria di Genetica medica all’Università di Cagliari, Daniele Vinci Associato di Filosofia Teoretica alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, Gianni Cervellera, Teologo, coordinatore pastorale presso il Centro «Sant’Ambrogio- Fatebenefratelli» di Cernusco sul Naviglio, nel milanese.
Modera i lavori il giornalista Paolo Matta
Le conclusioni sono affidate a monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei.
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