La Sindone è più di un semplice tessuto. È il telo con il quale Cristo è stato avvolto dopo la sua crocifissione. E, alla stregua di un negativo fotografico, mostra i segni della sua risurrezione. Custodito a Torino nella Cattedrale di San Giovanni Battista è oggetto, di tanto in tanto, di una «ostensione», viene cioè mostrato in tutta la sua magnificenza ai fedeli che, davanti a tanto mistero, non possono che pregare in silenzio e meditare sulla sofferenza patita da Gesù in croce. A motivo, ma non solo, delle poche e rare occasioni in cui può stare dinanzi alla Sindone ostesa, sono sorte delle copie così minuziose e complete, fedelissime all’originale. Una di queste viene portata nelle parrocchie dall’esperto Paolo Pomata, delegato del Centro internazionale di sindonologia di Torino per la Sardegna e il Centro Italia. Originario di Carloforte, Pomata ha all’attivo un numero significativo di incontri dove la Sindone viene minuziosamente spiegata in ogni suo dettaglio. Prossima tappa a Ussana, nella parrocchia di San Sebastiano, dove, il 26 e il 27 marzo, nei primi giorni quindi della Settimana Santa, viene mostrata ai fedeli con dovizia di particolari che rimandano al dramma patito da Gesù sulla croce. Dramma che poi sfocia nella sua gloriosa Risurrezione nel giorno di Pasqua. «L’iniziativa – spiega il parroco don Valter Cabula – rappresenta per noi un grande dono. La presenza di una copia della Sindone nella nostra parrocchia ci permette, grazie alla collaborazione e alla presenza di Paolo Pomata, di compiere un itinerario che sfocia poi nelle celebrazioni del Triduo pasquale. Osservando la Sindone, abbiamo senz’altro la possibilità di scoprire Gesù e, in modo particolare, la sua Passione, impressa indelebilmente nel lenzuolo che oggi conosciamo come Sindone. Accogliamo pertanto questa copia come un grande dono spirituale, che ci permette di compiere un cammino che compiamo verso la Pasqua, certi della presenza di Gesù in mezzo a noi».
Sarà possibile sostare dinanzi alla copia nella chiesa parrocchiale dal pomeriggio del 26 marzo. Il giorno dopo invece sono previsti due incontri: uno alle 16.30 per i ragazzi e per i giovani e un altro alle 18.30 per tutta la comunità parrocchiale.
Andrea Pala
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