«Non c’è alcuna epidemia né grande né mini, al momento abbiamo 8 casi accertati da fine dicembre. Nell’ultima settimana sono stati vaccinate è sottoposte a profilassi 1000 persone, soprattutto contatti stretti dei malati. Stiamo seguendo i protocolli internazionali e la situazione è sotto controllo»”. Lo ha detto l’assessore Luigi Arru durante la conferenza stampa nella sede dell’assessorato regionale alla sanità, convocata per fare il punto sull’emergenza meningite.
Negli ultimi tre mesi in Sardegna sono stati registrati otto casi di meningite e due morti.
secondo lo staff dell’unità di crisi sanitaria contro la patologia non si tratta di epidemia: profilassi e vaccinazione continueranno a riguardare solo i contatti stretti.
Per ora rimane il focolaio accertato a Cagliari e provincia.
Per quanto riguarda la donna di 38 anni ricoverata all’ospedale Santissima Trinità del capoluogo, è escluso che si tratti di meningite.
In concomitanza con la registrazione dei primi casi, sono state chiuse due discoteche, l’Fbi di Quartu, ora in regola e già riaperta ma sotto sorveglianza, e il Cocò di Cagliari perché, spiega la Assl, sono state rilevate carenze igienico sanitarie«di carattere generale».«Solo una concomitanza – ha precisato Giorgio Steri, direttore del Servizi di igiene pubblica dell’azienda sanitaria – il problema non sono le discoteche o i locali in sé, ma l’eventuale sovraffollamento e i comportamenti a rischio».
Paolo Castiglia, esperto di malattie infettive, ordinario all’Università di Sassari ha confermato che uno degli ultimi giovani colpiti dalla meningite abbia rifiutato la profilassi proposta dopo essere stato a contatto con una persona già malata. «Bisogna – ha sottolineato – l’assessore Luigi Arru – ricondurre la preoccupazione, comprensibile considerando anche l’età delle persone colpite, in un alveo di correttezza e proporzionalità – stiamo lavorando già dalla settimana scorsa per attivare e valutare tutte le misure necessarie».
Infine da registrare che una bambina della scuola materna senza vaccinazioni rimane fuori dall’asilo a Orosei, nonostante i genitori abbiano presentato una certificazione del pediatra di differimento della profilassi per effettuare controlli su eventuali intolleranze della piccola al vaccino obbligatorio. A deciderlo è stato il Tar della Sardegna che ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento adottato dall’istituto e dall’ufficio scolastico provinciale di Nuoro.
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