Vi ho battezzato con acqua, egli vi battezzerà in Spirito Santo II Domenica di Avvento (Anno B)

io vi battezzoDal Vangelo secondo Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.

Come sta scritto nel profeta Isaìa:

«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:

egli preparerà la tua via.

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri»,

vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.

Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

(Mc 1, 1-8)

Commento a cura di Andrea Busia

La prima pagina del vangelo di Marco inizia affermando, fin dall’inizio, la figliolanza divina di Gesù, il Cristo, il Messia, l’inviato di Dio.

Questa presentazione iniziale di Gesù sarà un filo conduttore di tutto il vangelo di Marco e questo è il primo insegnamento che ci viene rivolto all’inizio di questo anno liturgico: riconoscere, nell’uomo Gesù, il figlio di Dio, può sembrare banale per noi che siamo abituati a chiamarlo così, ma non lo è per niente. Già dalla prima domenica di Avvento ci affacciamo nel mistero del Natale, che non comporta solo regali e panettoni, ma ci chiede di riconoscere che Dio, il creatore, l’onnipotente, si è fatto uomo e lo ha fatto per salvarci.

Quanto avvenuto, per quanto misterioso, non è capitato in maniera del tutto inaspettata: subito Marco ci presenta una profezia di Isaia che lui applica a san Giovanni Battista, colui che poi annuncerà al popolo la venuta di Gesù. Prima ancora di descrivere il Battista ci viene detto quale è il suo compito, il disegno che Dio ha su di lui: essere messaggero di Dio e preparare la via al Signore.

«Preparare la via», nel caso di Giovanni, significa battezzare, proclamare un battesimo di conversione, perché, per accogliere il Signore, bisogna essere disposti a cambiare vita, a permettere a Dio di farci appropriare del suo perdono i nostri peccati. Quel Dio che ci ama così tanto nonostante i nostri ripetuti peccati, non ha mai privato l’uomo della sua libertà, ma desidera sempre perdonarlo. E per esprimere questo perdono aspetta, come nella parabola del padre misericordioso, che noi ci convertiamo, torniamo sui nostri passi, e ci rivolgiamo verso di lui.

«Essere il messaggero», invece, per Giovanni diventa annunciare con tutto il suo essere (espresso dal suo stile di vita estremamente essenziale), nonché con le sue parole, che sta arrivando lo sposo, l’unico vero sposo del popolo di Israele, uno sposo più forte di lui, l’unico autorizzato a «sposare» il suo popolo e in grado di agire con la potenza dello Spirito Santo. Il confronto che Giovanni fa tra lui e, l’ancora ignoto, Gesù non lascia spazio a dubbi: lui è l’amico dello sposo, niente di più, non è lo sposo, solo colui che lo introduce alla sua festa di nozze.

Non si tratta solo di un’espressione di modestia da parte di Giovanni Battista, bensì di un annuncio, di una presentazione di Gesù.

Leggendo questa pagina del Vangelo si corre il rischio di passare oltre perché la si conosce già e, inoltre, a parte la prima riga, Gesù è assente dalla scena, non viene neppure nominato. In realtà proprio la sua assenza è per noi uno stimolo: come Giovanni Battista anche noi siamo chiamati ad annunciare agli altri un Gesù che è vivo (come lo era al tempo in cui Giovanni Battista lo annunciava), ma di cui non è immediato riconoscere la presenza e l’opera. Anche noi siamo chiamati a essere messaggeri che annunciano la venuta prossima di Gesù a chi ancora è distante, a chi vive una vita ferita dal peccato (cioè anche tutti noi peccatori), e ricordare la necessità di cambiare vita per prepararsi a questo incontro.

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