«Altari barocchi»: il libro di Pasolini e Gaias

Presentato alla Facoltà Teologica della Sardegna

«Altari barocchi. L’intaglio ligneo in Sardegna dal Tardo Rinascimento al Barocco». È il volume di Alessandra Pasolini e Marisa Porcu Gaias presentato alla Facoltà Teologica della Sardegna.

«Il testo – si legge in un comunicato della Facoltà – è frutto di un’intensa collaborazione tra le due autrici, affronta un ambito poco indagato nella produzione artistica sarda: quello degli arredi lignei tardo rinascimentali e barocchi, che sono ancora ornamento di molte chiese».

«È un’opera molto importante – ha detto padre Francesco Maceri nel suo saluto iniziale – e la teologia stessa passa anche per questo tipo di manufatti». 

Monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, in un breve saluto, ha a sua volta commentato: «La cultura si fa rileggendo ciò che il popolo ha ispirato: questa è l’esperienza più alta, ed è esperienza di Dio». 

La professoressa Nicoletta Bazzano, dell’Università di Cagliari, nel suo intervento di presentazione del volume, ha sottolineato come il testo in questione «presenti dei suppellettili comuni: bellezze sotto gli occhi di tutti e proprio per questo, spesso, bellezze non colte, ma che grazie a questo libro è possibile osservare in un modo speciale».

«In più – ha aggiunto – questi manufatti coinvolgono una vasta serie di artigiani che rappresentano la storia del lavoro di queste comunità». 

«Altari barocchi».

Tra gli interventi anche quello del professor Fabio Trudu, docente ordinario di Liturgia alla Facoltà Teologica della Sardegna che ha fatto una breve analisi di queste opere nel contesto liturgico di quell’epoca post-tridentina, soffermandosi su tre elementi: il pulpito, l’altare e il tabernacolo.

«È un’opera imponente – ha detto – nella quale vengono analizzati ben 150 comuni sardi, su un totale di 377, e mostra come la nostra isola sia stata vivace nel contesto del Mediterraneo di quei secoli».

Un ampio servizio sulla presentazione, curato da Giovanna Benedetta Puggioni, verrà pubblicato sul numero del nostro settimanale in distribuzione a partire da mercoledì 9 marzo.

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