Giovani pregano per don Alberto Pistolesi

A Bonaria la Veglia. Domani a Sinnai e Quartu le due messe esequiali

Decine e decine di giovani non sono voluti mancare a Bonaria alla Veglia di preghiera per don Alberto Pistolesi, il loro don Alby, morto in un incidente stradale sul lungomare Poetto.


A presiedere il rito, animato dal coro giovanile diocesano, monsignor Giuseppe Baturi.


L’alternanza di letture e canti ha caratterizzato l’ora di preghiera a Bonaria.


In prima fila i giovani con la felpa gialla, quella della Pastorale giovanile, che ad inizio di riflessione l’Arcivescovo ha richiamato, definendo il colore simbolo di una fiamma che non si spegne nel dare testimonianza.

«Un impegno di testimonianza – ha detto Baturi – che non è effimero. Allora la morte è stata vinta. Se ci possiamo ritrovare ora dopo la notizia sconvolgente che ci ha lacerato, parlando di gioia e di un ardore che non può essere spento, allora la morte è stata vinta».

«Questa è la ragione della nostra speranza che è la stessa per la quale don Alberto è vissuto: non fermiamoci alle cause della morte ma ai motivi per i quali è vissuto, su cosa ha scommesso la vita, su quale promessa ha giocato tutta la sua esistenza. Una promessa di vita eterna, di un amore più forte della morte in cui ha creduto».


L’Arcivescovo si è poi rivolto ai giovani. «Se siete qui – ha specificato – è perché avete creduto alla sua testimonianza trasparente».


Nei visi dei presenti il segno del dolore grande per la perdita di un amico, di una guida, di un riferimento.

A don Alberto si deve la riapertura degli oratori nel tempo del suo servizio come responsabile della Pastorale giovanile: in uno dei primi incontri diocesani erano almeno 1300 tra ragazzi e ragazze radunati per vivere una giornata di condivisione.

Segno di un prezioso lavoro fatto nell’animazione ma soprattutto nella formazione.

Ogni anno gli animatori sono formati in specifici incontri a piccoli gruppi, in modo che possano essere preparati nella gestione delle attività oratoriali.

Un percorso delineato proprio durante gli anni di don Alberto alla PG.

Tra i tanti impegni la preparazione e la realizzazione della giornata dell’incontro dei giovani con papa Francesco il 22 settembre 2013 nel Largo Carlo Felice.


Poi nel 2018 il ritorno in parrocchia, a Santa Barbara di Sinnai, dove si è fatto subito amare dalla gente.


Nella sua riflessione monsignor Baturi ha ricordato come don Alberto fosse particolarmente legato al brano del Vangelo proclamato poco prima «non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Voi siete miei amici».

«Don Alberto ha risposto – ha detto l’Arcivescovo – è stato chiamato ad una amicizia: lui ha detto il suo “Sì”, nella vita cristiana, nel sacerdozio, nelle parrocchie dove è stato ed anche con voi giovani».

«Ora – ha concluso Baturi – è il momento di dire anche noi il nostro «Sì» di fede come ha fatto don Alberto».

Qui il link della Veglia trasmessa dai canali social della Diocesi.

https://www.facebook.com/diocesicagliari/videos/386662383240710

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