La celebrazione dell’Arcivescovo in Cattedrale
«Ho davvero molto desiderato questo incontro di preghiera per e con le persone ammalate, per e con le persone che se ne prendono cura».
Così monsignor Baturi ha iniziato la sua omelia nella celebrazione eucaristica in Cattedrale, nella III Domenica del Tempo d’Avvento.
Una Messa, voluta dall’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute, per ringraziare il personale sanitario che nel tempo della pandemia ha mostrato il grande spirito di servizio.
«La provvidenza – ha aggiunto l’Arcivescovo – ha voluto che questa Santa Messa venisse celebrata nella domenica del Gaudete, dell’invito alla gioia, che ha come unico motivo l’avvento del Cristo, il «consacrato con l’unzione», inviato «a portare il lieto annuncio ai miseri, // a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, // a proclamare la libertà degli schiavi, // la scarcerazione dei prigionieri, // a promulgare l’anno di grazia del Signore» (Is 61,1-2). La ragione della nostra gioia è l’avvento dentro la storia dell’Unico che può fasciare i cuori spezzati, che può soccorrerci nella fragilità e vulnerabilità, che va incontro agli uomini piagati dall’infermità».
La cronaca completa sul numero in distribuzione de «Il Portico».
© Copyright Il Portico