Lavorare in rete per venire incontro alle esigenze dei tanti che bussano alla nostra porta. Il documento della Congregazione per la dottrina della fede, «Iuvenescit Ecclesia», parla della co-essenzialità e della necessaria complementarietà tra la dimensione gerarchica e quella carismatica della Chiesa ed esprime un invito esplicito a camminare insieme.
Nel suo messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, papa Francesco ha posto quattro pilastri per l’azione rivolta ai migranti (accogliere, proteggere, promuovere e integrare) come guida dell’azione pastorale. L’Ufficio «Migrantes» della diocesi di Cagliari accompagna e sviluppa con questo sguardo e con questo stile di rete, la promozione umana dei migranti, con un’attenzione particolare ai temi della formazione, dell’integrazione e dell’intercultura.
La finalità è promuovere contatti personali per costruire relazioni di reciprocità, basate sulla fiducia e sulla cooperazione, affinché il protagonista del cambiamento culturale sia l’insieme dei soggetti che si impegna a lavorare e promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’incontro. La rete si realizza nella viva partecipazione e condivisione di momenti d’incontro e scambio dell’esperienza di ciascuna associazione o comunità religiosa, sia essa parrocchiale o sociale, con enti e autorità civili, per favorire non solo buone prassi di accoglienza diffusa sul territorio, ma per incidere sulla collettività, promuovere modelli esemplari di salda integrazione e creare una mentalità nuova di reciproca accoglienza di cui il territorio oggi necessita.
In diocesi è attivo un Centro Studi Migrantes, grazie al quale sono stati avviati processi e azioni per conoscere il territorio. In particolare sviluppa sul territorio, in rete, iniziative e progetti, previamente esaminati e valutati, legge le esigenze del territorio per dare risposte concrete di incontro e di piena integrazione dei migranti, e infine aiuta a interpretare la complessità del fenomeno migratorio che riguarda sia i popoli migranti che gli autoctoni. Di recente è stata creata una rete che cerca di conoscere le problematiche del territorio e di sviluppare strumenti e soluzioni per l’integrazione, l’accoglienza reciproca e la cultura dell’incontro e della crescita interpersonale dei migranti e con i migranti. Quest’anno è stato improntato all’incontro e alla conoscenza delle diverse realtà presenti sul territorio, per uscire dalla frammentazione dei vari soggetti e mettere insieme le iniziative e le forze di cui il territorio dispone.
La migrazione favorisce anche l’incontro con la Chiesa sorella ortodossa. Questi contatti e confronti quotidiani non devono limitarsi agli aspetti lavorativi, ma ci pongono in un atteggiamento di accoglienza e di scambio: essere, dunque, insieme in dialogo.
Uno degli effetti più devastanti delle migrazioni è il fenomeno della tratta. La Migrantes, con tutti gli Istituti di religiosi e religiose e le varie Associazioni e enti locali, vuole mantenere viva la condivisione di iniziative e di informazioni fra gli operatori. La collaborazione della rete ha portato alla programmazione della prima celebrazione della «Giornata Internazionale di preghiera e di riflessione contro la tratta», che si svolgerà l’8 febbraio a Cagliari.
Un’altra sfida che la Migrantes ha colto è quella dei migranti minorenni. Dalla celebrazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del gennaio 2017 sono emerse tante singole iniziative a favore dei migranti minori sul territorio.
Stefano Messina O.M.I.
Direttore Ufficio Migrantes
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