Dal 18 al 24 maggio a Quartu è previsto un fitto calendario di appuntamenti
Fedeli in pellegrinaggio da tutta l’Isola per visitare la Santa imperatrice che trovò la Santa Croce.
Dal 18 al 24 maggio la Basilica di Sant’Elena ospita le Sacre reliquie di Sant’Elena Imperatrice, custodite nella chiesa e nell’isola a Lei dedicate a Venezia.
È un evento importantissimo, dal 1211, anno di arrivo delle reliquie nel patriarcato di Venezia, è questa solo la seconda volta che esse vengono esposte altrove.
L’iniziativa richiamerà fedeli da tutta la città di Quartu Sant’Elena, con diverse parrocchie da tutto il territorio regionale che hanno già preannunciato la propria visita.
L’arrivo delle reliquie a Quartu sabato 18 maggio alle 10.30, accolte con una cerimonia con protagoniste tutte le realtà parrocchiali e cittadine, insieme ai rappresentanti delle istituzioni.
Una rappresentanza delle forze armate per accogliere l’imperatrice con un picchetto d’onore e con la musica della banda della Brigata Sassari.
La Messa celebrata dall’Arcivescovo, monsignor Giuseppe Baturi, a dare il benvenuto insieme a tutti i fedeli.
Chiunque potrà avvicinarsi durante i giorni di esposizione, la Basilica sarà aperta, compatibilmente con le funzioni, dalle 6.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 21.30.
Il 21 maggio, come da tradizione nella città quartese, i festeggiamenti primaverili in onore della Santa Patrona, con la solenne concelebrazione eucaristica delle 19, presieduta da monsignor Gianmatteo Caputo, sacerdote e architetto, incaricato Triveneto per i beni culturali ecclesiastici e Delegato patriarcale per i beni culturali del Patriarcato di Venezia.
A contorno degli eventi religiosi anche momenti culturali, tra cui il convegno «Il culto di Sant’Elena Imperatrice nei secoli», organizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Cagliari, che si terrà in Basilica lunedì 20 maggio alle 20.15.
«La visita delle reliquie è un evento importantissimo, di fede e devozione, che già vede tanti manifestare tanto interesse, con fedeli e parrocchie in arrivo da tutta la Sardegna, tra cui le dieci che hanno Sant’Elena come patrona- dichiara il parroco monsignor Alfredo Fadda – un percorso partito da tempo, con l’allora vice-parroco, don Gianmarco Lorrai che, grazie all’arcivescovo e al Patriarcato di Venezia, si è concretizzato proprio in concomitanza dei festeggiamenti di maggio in onore di Sant’Elena, con la disponibilità e partecipazione di tutti i parroci e le parrocchie cittadine, oltre che dell’amministrazione e dei nostri collaboratori, con una grande organizzazione per garantire sicurezza e accoglienza.
«Un evento – ha concluso il parroco – che toccherà il cuore della gente, così come Sant’Elena amava Gesù fin da cercare la Vera Croce, e che sicuramente permetterà di trovare il fondamento della nostra fede: l’amore a Cristo Gesù».
L’iniziativa, organizzata dalla parrocchia, con la disponibilità e il sostegno di gruppi, associazioni e parrocchiani, in collaborazione con l’ufficio per i beni culturali del Patriarcato di Venezia e l’Arcidiocesi di Cagliari, è patrocinata e sostenuta economicamente dal Comune di Quartu Sant’Elena e dalla Fondazione di Sardegna.
Francesco Piludu
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