In allegato una scheda sulle disposizioni del «Green pass».
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha indirizzato un lettera a tutti i Vescovi italiani, con preghiera di diffusione nelle comunità cristiane.
«In queste settimane – si legge – le nostre Chiese sono impegnate nella progettazione del prossimo anno pastorale.
Per questo, sentiamo di rivolgere una parola di gratitudine a tutti voi e alle vostre comunità che, nonostante le fatiche, riescono a far vedere il volto di una Chiesa madre che vive e testimonia la sua fecondità».
«Vorremmo esprimere – prosegue la lettera – questo sentimento di gratitudine con una carezza d’affetto verso:
- i malati e quanti ancora soffrono per la pandemia;
- verso i medici e gli operatori sanitari, per la generosità nella cura e nell’assistenza alla persona;
- verso gli anziani, con l’invito a conservare e a raccontare la memoria del Paese;
- verso i poveri, con l’impegno a custodirli e curarli, non chiudendo gli occhi davanti alle vecchie e nuove marginalità;
- verso le famiglie, per la capacità di tenuta complessiva, messa a dura prova;
- verso i sacerdoti, come ringraziamento per il loro essere prossimi al Popolo di Dio;
- verso i catechisti, gli educatori, gli operatori pastorali, perché sono davvero maestri e testimoni;
- verso tutte le donne e gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti, perché in questo tempo di difficoltà con le loro scelte consapevoli stanno costruendo il Paese del futuro».
Poi l’invito:
«Non è tempo di inutili contrapposizioni, ma di dialogo aperto: in gioco c’è il futuro dei nostri ragazzi.
Consci della situazione generale, viviamo dunque la nostra fede come dono gratuito, che si esprime anche nei gesti e nelle celebrazioni, a partire dall’Eucaristia, evento di grazia che va colto nella sua importanza.
Nella convocazione e nella partecipazione alla celebrazione si manifesta il nostro essere comunità, il nostro essere famiglia.
Raccomandiamo, ove ricorrano condizioni di sicurezza, di non far mancare al nostro popolo questi gesti di preghiera, partecipazione e speranza perché la Chiesa sia presente in questo tempo così particolare».
«La ripresa autunnale delle attività pastorali – si legge ancora – sarà probabilmente ancora condizionata dalla pandemia.
Siamo però convinti che il Cammino sinodale, che entrerà nel vivo proprio dopo l’estate, costituisce un’occasione propizia di rilancio e di accompagnamento delle comunità, oltre che una voce profetica rispetto alle istanze del presente e del futuro».
Alla lettera è stata allegata una scheda informativa sul cosiddetto «Green Pass», introdotto con il Decreto Legge del 23 luglio 2021, al fine di poter informare e orientare la vita delle comunità nei prossimi mesi.
Dalla scheda si evince che la circolare ministeriale alla quale si fa riferimento ribadisce gran parte delle ormai conosciute norme e prassi acquisite dalle nostre realtà ecclesiali.
In sostanza nulla cambia rispetto a prima: la certificazione, ad esempio, non è richiesta per partecipare alle celebrazioni.
I dettagli nella scheda allegata
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