Il 4 febbraio del 2019 la storica firma negli Emirati Arabi
Oggi è la Giornata della Fraternità Umana
Il Santo Padre commemora la Giornata in un incontro virtuale.
La data è stata fissata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Insieme a lui, sono presenti il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al- Tayyeb e l’evento si terrà ad Abu Dhabi, alla presenza dello Sceicco Mohammed Bin Zayed.
La data non è una coincidenza. Il 4 febbraio 2019, nel corso del Viaggio Apostolico del Santo Padre negli Emirati Arabi Uniti, il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar (Il Cairo), Ahmad Al- Tayyeb, firmarono il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune.
Sua Santità e il Grande Imam hanno dedicato quasi un anno e mezzo alla stesura di questo Documento finché non ne hanno dato annuncio insieme durante una visita di così storica portata.
«Questa celebrazione – ha sottolineato il Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso – risponde al chiaro invito rivolto da papa Francesco a tutta l’umanità a costruire un presente di pace nell’incontro con l’altro.
Nell’ottobre 2020, tale invito divenne ancora più ineludibile con l’enciclica “Fratelli tutti”; tali incontri sono un modo per realizzare una amicizia sociale autentica, come ci ha chiesto il Santo Padre». «Approfondire, promuovere e sostenere la “Fratelli tutti” è un servizio all’unità della Chiesa», dice ancora il porporato.
La celebrazione di quest’anno, suggerisce il Cardinale Ayuso Guixot, avverrà in modo semplice, con la preghiera, meditando il documento.
«Guardando al 2022 – evidenzia il il responsabile del Pontificio Consiglio – possiamo prevedere interessanti iniziative per celebrare la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana».
«Far conoscere i contenuti della “Fratelli tutti” – dice ancora Ayuso Guixot – e della Giornata ai presbiteri, ai diaconi, alle équipe pastorali e ai fedeli laici; instaurare un proficuo scambio con i media cattolici e le altre testate giornalistiche; partecipare al dialogo ecumenico e interreligioso; interagire con le Istituzioni civili e con le personalità politiche – tutto questo diverrà un modo di mostrare a tutti la comunione intra-ecclesiale e la grazia sacramentale che ci lega gli uni agli altri e che insieme ci rende un solo corpo “cum Petro” e “sub Petro”, mentre celebriamo quella “fraternità e amicizia sociale” a cui ci chiamano l’Enciclica e la Giornata Internazionale della Fratellanza umana».
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