Quando verrà lui, lo Spirito della verità

Domenica di Pentecoste (Anno B)

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

(Gv 15, 26-27; 16, 12-15)

Commento a cura di Davide Meloni

Sant’Ireneo ha insegnato che Gesù Cristo e lo Spirito Santo sono come le due mani attraverso le quali il Padre realizza il suo disegno di salvezza. 

Ecco perché non si fa veramente esperienza della Pasqua senza l’evento della Pentecoste. 

Gesù manda il Paràclito perché la sua opera si realizzi in modo sempre più profondo e progressivamente coinvolga tutto il creato e tutta la storia. 

La domenica di Pentecoste celebriamo dunque un evento che continua fino alla fine dei secoli.

Senza lo Spirito Santo anche Gesù Cristo sarebbe infatti un evento del passato, incapace di intercettare la realtà della nostra vita. 

Le sue parole e le sue opere, la sua morte e la sua resurrezione sarebbero tuttalpiù fatti da contemplare con devozione, ma ben poco avrebbero a che fare con noi che veniamo 2000 anni dopo la sua vita terrena.

Il legame tra l’opera di Cristo e l’invio dello Spirito rappresenta il cuore del Vangelo di questa domenica. 

Gesù promette di mandare lo Spirito della verità, ci assicura che lo Spirito della verità verrà nelle nostre vite. Spirito della verità significa Spirito di Dio, Spirito di Cristo. Il cristiano sa che la verità è una persona, è Cristo stesso, rivelazione ultima e definitiva di Dio.

Dire che lo Spirito della verità viene nelle nostre vite significa innanzitutto affermare che lo Spirito abita nei nostri cuori. Non si tratta appena di un modo di dire.

Chi ha una vita di fede riconosce e sente dentro di sé la presenza dello Spirito che lo accompagna, lo guida, gli mostra chi è Cristo.

Sant’Agostino lo ha spiegato con un’espressione insuperabile quando ha parlato del maestro interiore che abita e agisce in noi, guidandoci a tutta la verità come ci ricorda il Vangelo. 

Ci accorgiamo che in noi c’è lo Spirito di Cristo, possiamo dire che non si tratta di una fantasia o di una suggestione perché vediamo manifestarsi in noi una vita nuova. 

San Paolo lo esprime in questi termini: «Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé».

Sono i frutti che nascono quando, grazie all’esperienza dello Spirito, ci si scopre figli amati da sempre e per sempre.

Dio ci ama davvero e il suo amore ha la possibilità di agire anche in quei territori della nostra anima e della nostra storia dove in fondo pensiamo che neanche lui possa arrivare.

Quelle regioni di noi non ancora evangelizzate in cui sembra esserci spazio solo per la nostra solitudine. 

È lì, negli angoli più bui del nostro essere, che Cristo dice a ciascuno di noi: «Io ci sono, sei amato, redento, e questa è la parola definitiva e irrevocabile sulla tua vita». 

Vivere questa consapevolezza in tutte le circostanze della vita è dono dello Spirito e permette i frutti di cui parla San Paolo.

Ma il dono dello Spirito non si limita ad agire nel cuore dei credenti. 

Attraverso persone cambiate lo Spirito realizza un progetto più ampio, che riguarda tutta la storia e tutto il mondo. 

Lo Spirito Santo fa sì che noi cristiani diventiamo un solo corpo, diventiamo il corpo di Cristo. Ecco perché nelle preghiere eucaristiche troviamo sempre l’invocazione perché, partecipando ad un unico pane, lo Spirito faccia di noi un solo corpo. 

Diventiamo il suo corpo per essere segno e strumento di unità per tutto il genere umano. Con il dono dello Spirito Dio realizza il suo disegno: ricapitolare ogni cosa in Cristo, fare di tutta l’umani

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