Il 30 novembre sarà per il volontariato sardo una data storica. Papa Francesco, infatti, riceverà in un’udienza speciale a Roma una delegazione composta da settecento persone. Il Pontefice ha accolto la richiesta del Centro di Servizio per il Volontariato «CSV Sardegna Solidale» che celebrerà, in questo modo, i suoi primi vent’anni di attività.
Nato nel 1998, il Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale è da vent’anni il punto di riferimento per tutte le organizzazioni isolane. «Volontari per volontari» è stato lo slogan che fin da subito ha caratterizzato l’attività del Centro, insieme alla scelta di voler rappresentare il movimento nella sua unitarietà e pluralità.
«Sardegna Solidale» ha, infatti, deciso di essere presente in maniera capillare nel territorio: sono quaranta ad oggi i Sa. Sol. Point (Sardegna Solidale Point) che, in altrettanti centri, rappresentano un riferimento per le associazioni, per i volontari e per i cittadini del territorio.
Una articolazione unica nel suo genere in Italia, che fa di Sardegna Solidale uno dei CSV maggiormente capaci di stare vicino alle esigenze delle persone e delle associazioni.
Chiamato a svolgere compiti di promozione, formazione e comunicazione, il «CSV Sardegna Solidale» ha messo in campo numerosi progetti che hanno rilanciato l’azione del volontariato.
Tra questi si segnalano «Scuola & Volontariato» (che ogni anno vede gli studenti di circa cento scuole superiori entrare a contatto con il mondo della solidarietà), il progetto di formazione e aggiornamento per volontari «Formidale», il programma «Sa. Sol. Desk», che per otto anni (prima di venire interrotto per effetto delle nome contenute nella nuova legge sul Terzo Settore) ha consentito a quasi mille associazioni di poter avere una postazione telematica, con la quale stabilire un contatto diretto e costante con gli altri gruppi.
Dal 2010 Sardegna Solidale ha dato il via, inoltre, ad una proficua collaborazione con la «Fondazione Zancan» a cui sono state commissionate diverse ricerche sulla povertà in Sardegna ed una, di prossima pubblicazione, sulla ricchezza nell’Isola.
«Sardegna Solidale» fa parte di «Csvnet» (il coordinamento nazionale dei CSV) e aderisce al «Centro Europeo del Volontariato». Fin dalla sua nascita collabora inoltre con «Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie», nell’impegno per la memoria delle vittime innocenti delle mafie, per l’uso sociale dei beni confiscati e per contribuire a costruire una società più giusta.
L’udienza speciale con papa Francesco rappresenterà dunque contemporaneamente un punto di arrivo ed uno di ripartenza, per un movimento che oggi conta nell’isola ben 1725 associazioni, con 45 mila volontari attivi nel territorio ed altri 80 mila impegnati occasionalmente.
La macchina organizzativa si è già messa in moto. Le associazioni interessate a partecipare all’evento possono prendere contatto con l’organizzazione, scrivendo alla mail udienzaconpapafrancesco@sardegnasolidale.it.
Carlo Veglio
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