Un umile servitore della Chiesa: Luigi De Magistris

In Cattedrale la Messa funebre presieduta dall’Arcivescovo

Un umile servitore della Chiesa.

Il cardinale Luigi De Magistris, tornato alla Casa del Padre alla soglia dei 96 anni, ha vissuto il suo ministero con profonda dedizione all’insegna dell’essenzialità. 

Un tratto, quello dell’umiltà, che anche papa Francesco ha sottolineato nel telegramma recapito all’Arcivescovo Baturi. «Questo stimato fratello… ha servito il Signore e la Chiesa con grande dedizione», ha scritto Bergoglio, e lo ha fatto in atteggiamento di grande servizio.

Lui, cardinale della Chiesa cattolica, amava farsi chiamare don Luigi.

Un umile servitore della Chiesa.

Dotato di grande cultura, aveva una laurea in Lettere, non ostentava la conoscenza ma metteva a proprio agio chi incontrava: dal fedele che chiedeva di essere confessato alle persone con incarichi di prestigio.

Monsignor Baturi, nella Messa esequiale, è risalito all’omelia di ordinazione, pronunciata dell’allora arcivescovo di Cagliari, Paolo Botto, nella cattedrale di Cagliari il 12 aprile 1952.

«L’arcivescovo Botto – ha ricordato Baturi – chiese ai due sacerdoti ordinati, tra i quali anche De Magistris, di essere testimoni della vittoria sulla morte» «Siete sacerdoti – disse loro – per annunciare al mondo che il sepolcro è vuoto. Non c’è nulla di più entusiasmante che annunciare agli uomini e testimoniare la forza della trasformazione dell’esistenza e del mondo».

Sul prossimo numero del nostro settimanale la cronaca del rito funebre e alcune testimonianze di chi ha conosciuto il cardinal De Magistris.

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