In difesa della fede e al servizio degli ultimi

Le prerogative del Sovrano Ordine di Malta, che ha celebrato la festa di San Giovanni Battista

In difesa della fede e al servizio degli ultimi.

La memoria di San Giovanni Battista è per i Cavalieri del Sovrano Ordine di Malta il momento nel quale ritrovarsi e fare un bilancio dell’anno trascorso. 

Anche quest’anno dame e cavalieri della Sardegna hanno vissuto la celebrazione a San Leonardo de Siete Fuentes, alla presenza di monsignor Andrea Ripa, segretario del Supremo tribunale della Segnatura apostolica e vescovo titolare di Cerveteri ma soprattutto cappellano capo del Gran priorato di Roma del Sovrano ordine militare di Malta. 

«Quello di Malta – dice monsignor Ripa – è un antico Ordine che ha nella difesa della fede e nella cura dei più deboli il suo scopo specifico. Siamo presenti non solo in Italia ma anche in altre nazioni, e per noi resta essenziale l’impegno di testimoniare la fede attraverso il servizio agli ultimi». 

«A Roma ad esempio – dettaglia il Vescovo – sono censiti almeno 6mila senza tetto, ai quali è necessario dare risposte nei loro bisogni. A Cagliari ho visto con piacere che l’Ordine offre una raccolta di farmaci e un «Invito a pranzo», che non è l’offerta di un semplice pasto ma il desiderio di stare a tavola tra persone come se si fosse in famiglia». 

Nella Giornata che si è celebrata a San Leonardo c’è stato spazio per la celebrazione eucaristica, la consueta processione attorno alla chiesetta e il pranzo comunitario.

Alla processione erano presenti, oltre a monsignor Ripa, i delegati regionali dell’Ordine e anche il Procuratore del Gran Priorato Nobile Bernardo dei Conti Gambaro.

«Il nostro impegno quotidiano – racconta – è rivolto alle diverse forme di necessità delle persone in difficoltà: dalle quelle malate a quelle sole, anche ricoverate nelle Rsa. Nella zona del Nord Italia siamo oltre mille e portiamo avanti quotidianamente attività a favore sia di chi vive nei nostri territori sia di chi è fuori dai confini nazionali ed ha necessità di sostegno, come in Ucraina».

«Non è mancata in queste settimane l’attenzione alla popolazione dell’Emilia Romagna, con l’acquisto di elettrodomestici per chi ha perso tutto e gli interventi sul posto».

R. C.

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Il Portico